Tra le nuove iscrizioni nella Lista del patrimonio immateriale Unesco da tutelare urgentemente c’è il rituale wosana, del Botswana. Il wosana è un rituale per invocare la pioggia osservato dalla comunità Bakalanga nei distretti nord-orientali e centrali del Botswana.
La pratica è caratterizzata da preghiere, feste, canti e danze. È una pratica collaborativa che utilizza la leadership tradizionale, ruoli ben definiti e la partecipazione dell’intera comunità. La conoscenza e le abilità corrispondenti vengono trasmesse attraverso l’osservazione e il tutoraggio, con i nuovi adepti che giurano di mantenere segreti gli aspetti sacri della pratica.
Oggi questo antico rituale rischia di scomparire. Con l’avvento del Cristianesimo – si legge sul sito dell’Unesco – l’osservanza del rituale è diminuita progressivamente. Molti leader tradizionali si sono convertiti al Cristianesimo e non riconoscono più il culto degli antenati. I pochi praticanti rimasti devono recarsi in uno dei tre villaggi che ancora osservano il rituale. Inoltre, alcuni dei canti, delle danze e degli oggetti legati al Wosana sono stati usurpati e utilizzati fuori contesto. Questo ha portato a una progressiva distorsione del rituale e a una mancanza di rispetto per i tabù a esso associati. Di conseguenza, anche gli spazi culturali connessi al Wosana sono stati trascurati e abbandonati.
Fonte foto di apertura: UNESCO