Picchetto d’onore sotto la pioggia allo stadio di Dar es Salaam per la cerimonia di insediamento del nuovo capo di Stato della Tanzania. – Foto di Daniel Hayduk / Afp
Samia Suluhu Hassan, 61 anni, è salita al potere il 19 marzo per l’improvvisa scomparsa di Joseph Magufuli, detto “il Bulldozer”, popolare e controverso predecessore, distintosi per i metodi autoritari e il negazionismo sul covid, morto due giorni prima per cause incerte (si dice fosse stato contagiato proprio dal virus). “Mama Samia”, esponente di spicco del partito di maggioranza Chama Cha Mapinduzi, prima donna presidente nella storia della Tanzania, è stata chiamata a governare il Paese in un momento delicato, con la pandemia fuori controllo e il crollo del settore turistico (tra le principali voci dell’economia nazionale). La neo presidente ha adottato un atteggiamento più rigoroso nei confronti del coronavirus, ma le sue credenziali democratiche sono state offuscate a luglio quando diversi esponenti dell’opposizione sono stati arrestati e due giornali costretti a sospendere le pubblicazioni: un giro di vite contro il dissenso.
Foto tratta dal racconto fotografico di un anno denso di aventi che hanno scosso il continente, pubblicato sul numero di novembre-dicembre della Rivista Africa