«Undici anni fa lavoravo nella finanza a Londra. Guadagnavo bene, ma non sopportavo più quella vita, a partire dal clima! In due settimane ho lasciato tutto e sono partito per Zanzibar». Inizia così l’avventura africana di Michele Baldini. L’idea era quella di sviluppare un “boutique hotel” in riva all’oceano. Michele acquista cinque ettari di terreno ma, dopo l’inizio dei lavori, iniziano i dissidi con il fiduciario locale e tutto si ferma. Dieci anni dopo, la causa è ancora in corso.
L’imprenditore, 51 anni appena compiuti, non si perde d’animo e si propone come consulente per aiutare imprese e investitori a strutturare progetti in loco. Nasce ZNZ Advisors, attraverso cui Michele entra in contatto con i settori più disparati, decidendo via via di diversificare le attività. «In Africa ci sono un’infinità di talenti musicali ma poche figure professionali in grado di assisterli a crescere a livello internazionale. Ho aperto Panamusiq per cercare di colmare questa mancanza, affiancando i giovani artisti per migliorare la tecnica canora».
Il poliedrico imprenditore si avventura anche nel settore della moda con Yvonne Odhiambo, una stilista kenyota emergente in cerca di un partner per esportare le proprie collezioni oltreconfine. Michele è anche socio fondatore di EU Business Group, associazione non profit volta a facilitare le relazioni tra aziende europee presenti in Tanzania.
Agli imprenditori che vogliono esportare in Africa consiglia di «alzare le chiappe, portare qui un container e aprire un punto vendita!». Toni bruschi, perché «pensare solo di appoggiarsi al conoscente che fa tutto in cambio di una commissione non funziona più. Questi mercati sono in pieno sviluppo, ci sono operatori da tutto il mondo, in primis dall’Asia, e i locali vogliono incontrare i partner di persona e toccare la merce prima di chiudere i contratti».
(Martino Ghielmi – vadoinafrica.com)