Almeno 42.954 studentesse hanno abbandonato la scuola in Tanzania tra luglio 2021 e giugno 2022 dopo essere rimaste incinte, secondo l’ultimo rapporto del Controllore Generale (Cag) della Tanzania.
Il rapporto del Cag 2021/2022, presentato in parlamento nella capitale Dodoma, afferma che delle 42.954 studentesse ingravidate, 23.009 provenivano da scuole secondarie e 19.945 da scuole primarie.
Nel documento viene precisato che le studentesse incinte delle scuole secondarie rappresentano il 28% delle 82.236 ragazze che avrebbero dovuto completare il loro livello di istruzione ordinaria nel 2021.
Secondo il rapporto, le scuole secondarie che hanno registrato il maggior numero di studentesse rimaste incinte si trovano nel comune di Kinondoni, nella regione di Dar es Salaam, con 4.652 ragazze, seguite dal consiglio distrettuale di Newala, nella regione di Mtwara, con 3.783 ragazze, e dal consiglio distrettuale di Misungwi, nella regione di Mwanza, con 2.570 ragazze.
Per quanto riguarda le scuole primarie, il consiglio distrettuale di Kwimba nella regione di Mwanza ha registrato il maggior numero di studentesse in gravidanza durante il periodo in esame, con 9.045 bambine, seguito dal consiglio distrettuale di Uvinza nella regione di Kigoma con 2.172 bambine.
Questi numeri sono anche il frutto di una politica che fino a poco tempo fa prevedeva di espellere da scuola le giovani rimaste incinte. A fine novembre il Comitato africano di esperti sui diritti e il benessere dei bambini e dei giovani, organo giudiziario regionale dell’Unione africana, ha emesso una sentenza da molti definita storica, in grado di contrastare la politica del governo tanzaniano che prevedeva di espellere da scuola le ragazze incinte o sposate. Come riporta The Conversation, il defunto presidente John Magufuli sulla la gravidanza in età adolescenziale si era espresso definendola un “comportamento immorale”.