Sconcerto in Tanzania dopo che un adolescente è stato picchiato a morte da un’insegnante che lo ha accusato di aver rubato. Sperius Eradius, 13 anni, è morto lunedì pochi giorni dopo essere stato punito per aver presumibilmente preso degli oggetti dalla borsetta di un insegnante. Per protesta, la sua famiglia si rifiuta di seppellire il bambino finché l’insegnante non verrà sospeso.
Il ministero della Salute ha condannato l’incidente, dicendo che l’insegnante ha violato la legge che cerca di proteggere ogni bambino. Il ministro della Salute invierà un patologo indipendente a Bukoba, nel nord-ovest della Tanzania, dove l’alunno è morto, per indagare su quanto accaduto. La Tanzania Media Women’s Association, citata dall’Afp, ha descitto l’incidente come un «atto crudele e disumano» perpetrato con «bastonate». La legge tanzaniana prevede la punizione corporale, ma afferma che dovrebbe essere fatta in un modo «ragionevole» e limitata a mani e natiche.