L’ambasciata americana in Tanzania è rimasta chiusa, negli ultimi due giorni, a causa di un’interruzione di Internet che ha colpito diversi Paesi dell’Africa orientale. Da domenica mattina infatti, gli utenti internet di Kenya, Tanzania, Ruanda e Uganda si lamentano della scarsa connettività e i fornitori di servizi internet e mobile internet in tutta l’Africa orientale riconoscono che c’è un problema in corso e che stanno lavorando per risolverlo.
“A causa del servizio di rete degradato a livello nazionale, l’ambasciata rimarrà chiusa al pubblico” si legge in un tweet dell’ambasciata americana a Dar es Salaam: gli uffici consolari americani hanno annullato tutti gli appuntamenti di oggi e domani, riprogrammandoli in una data successiva. L’ambasciata fa sapere che sarà comunque aperta per la raccolta dei visti e per la gestione dei casi di emergenza che coinvolgono cittadini americani.
L’interruzione di Internet persiste da domenica mattina: i parametri condivisi ieri dal gruppo di monitoraggio Internet NetBlocks mostrano che la Tanzania è stata la più colpita dall’interruzione. Secondo Cloudflare Radar, risultano colpiti anche Malawi, Mozambico e Madagascar.
Secondo un esperto della Liquid intelligent technologies citato ieri dalla Bbc, il problema è dovuto a uno dei cavi sottomarini che corre lungo la costa dell’Africa orientale, noto come Easyy, che è stato tagliato a circa 45 chilometri a nord del sud città portuale sudafricana di Durban.
Il servizio irregolare è il risultato dei vari guasti ai cavi sottomarini che collegano la regione al resto del mondo attraverso il Sudafrica e da marzo anche in Africa occidentale stanno avendo problemi simili. A marzo infatti sono state segnalate interruzioni diffuse in paesi come Sudafrica, Nigeria, Costa d’Avorio, Liberia, Benin, Ghana e Burkina Faso, tutte contemporaneamente.