Si è tenuta ieri a Tanga, in Tanzania a nord della città costiera di Dar es Salaam, una protesta di alcuni membri della comunità Chongoleani e di attivisti ambientalisti contro l’East african crude oil projetc pipeline (Eacop), con i membri della comunità che hanno presentato alle autorità tanzaniane una petizione affinché venga interrotta la realizzazione di questo progetto.
I funzionari degli uffici Eacop di Tanga tuttavia non hanno ritirato la petizione, invitando i manifestanti a consegnarla direttamente alla sede centrale dell’Eacop, che si trova a Dar es salaam. Nell’aprile 2021, oltre 38 movimenti della società civile ugandesi e tanzaniani hanno scritto una lettera di protesta ai governi tanzaniano e ugandese e più di 260 organizzazioni africane e internazionali hanno inviato una lettera aperta a 25 banche commerciali esortandole a non finanziare la costruzione dell’oleodotto chiedendo di tagliarne i fondi. Alcune come Barclays, Credit Suisse e la sudafricana Standard Bank si sono tirate indietro dal progetto.
L’East african crude oil project pipeline (Eacop) è un gigantesco oleodotto riscaldato di 1.443 chilometri che trasporterà il petrolio greggio dall’Uganda occidentale a Tanga, sulla costa tanzaniana dell’oceano Indiano, per poi essere spedito nei mercati internazionali. Contro tale progetto lottano da anni diverse organizzazioni ambientaliste internazionali e della società civile ugandese e tanzaniana, secondo cui il completamento e la messa in funzione dell’Eacop avrebbe effetti devastanti non solo sulle comunità locali ma anche sull’ambiente. L’Eacop, partendo dal Parco nazionale delle cascate Murchison in Uganda, attraverserà diverse riserve naturali, con forti rischi per la biodiversità e la sopravvivenza di alcune specie di animali rare: attraverserà 230 fiumi e costeggerà bacini idrici cruciali come il lago Albert e il lago Vittoria (il più grande d’Africa) e secondo gli attivisti sono alti i rischi di inquinamento in caso di perdite. Per la sua realizzazione sarà necessario lo spostamento di almeno 12.000 famiglie di varie comunità: Eacop attraverserà 10 distretti di Hoima, Kikuube, Kakumiro, Kyankwanzi, Mubende, Gomba, Sembabule, Lwengo, Rakai e Kyotera; 27 sottocontee, tre consigli comunali e 171 villaggi.
La costruzione dell’Eacop è affidata a quattro partner: Total energies, che detiene il 62% delle azioni, China national offshore oil company (Cnooc) con l’8% e i governi di Uganda e Tanzania, ciascuno con il 15% delle azioni.