Tanzania, scarcerato grazie a una colletta online dopo aver insultato la presidente

di claudia

Grazie a una colletta online un giovane ritrattista tanzaniano, condannato la scorsa settimana per reati informatici, è stato rilasciato dalla prigione. Lo riportano i media tanzaniani.

Un tribunale aveva condannato Shadrack Chaula a pagare la multa o a scontare due anni di prigione dopo che lui aveva ammesso di aver registrato un video, diventato virale sui social media, in cui lo si vede bruciare una foto della presidente Samia Suluhu Hassan (foto di apertura). Il caso ha scatenato scalpore nel Paese: alcuni avvocati hanno affermato che il 24enne non ha infranto alcuna legge bruciando la foto. La polizia ha dichiarato di averlo arrestato per aver usato “parole forti” contro la presidente Samia nel video TikTok da lui registrato nel villaggio di Ntokela, vicino alla città sud-occidentale di Mbeya.

Quando è comparso in tribunale, Chaula è stato accusato di aver diffuso false informazioni sul presidente, violando le leggi del Paese sulla criminalità informatica. Il tribunale ha stabilito che le sue azioni costituivano molestie informatiche e incitamento e lo ha condannato. Da quel momento è scattata su X (ex Twitter) che, in breve, ha raccolto i 2.100 dollari necessari per pagare la cauzione e liberare il giovane.

Nel 2018, la Tanzania ha promulgato leggi severe contro la diffusione di “fake news”, che i critici hanno visto come un tentativo di limitare la libertà di espressione. 

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