Dici Tanzania e pensi subito alle sue attrattive più celebri: Kilimangiaro, Ngorongoro, Serengeti, Zanzibar. Ma ci sono molti altri posti straordinari da scoprire in questa nazione grande tre volte l’Italia. Per esempio, l’isola di Pemba, situata nel nord del Paese, a circa 50 chilometri dalla costa: acque turchesi, baie silenziose, palme da cocco… Il posto ideale per chi cerca il relax assoluto e per chi è appassionato di immersioni subacquee.
Lunga poco meno di 70 chilometri e larga una ventina, impregnata della cultura swahili, Pemba è attorniata da spiagge di finissima sabbia bianca, mentre il suo entroterra, più collinoso e fertile di Zanzibar, è dominato da piantagioni di chiodi di garofano (di cui l’isola, per secoli, è stato il maggior produttore al mondo) e di noci di cocco. La coltivazione e il commercio di questi prodotti, assieme alla giovane industria turistica (i lodge si contano sulle punta delle dita di una sola mano), sono l’architrave dell’economia locale.
Ma gli abitanti di Pemba sono anche abili marinai e pescatori: ogni giorno solcano le acque dell’Oceano Indiano a bordo dei loro dhow – le barche a vela tradizionali – per catturare cernie, marlin e pesci spada. Ne consegue che i succulenti piatti della cucina locale sono a base di pesce freschissimo aromatizzato con varie spezie.
I visitatori più golosi possono assaggiare il prelibato miele locale: si dice lenisca le ferite dell’anima. Voli charter da Dar es Salaam e aliscafi dalle località costiere o da Zanzibar.
Info: www.africanexplorer.com
(Marco Trovato)