Tensioni tra Somalia ed Etiopia, la preoccupazione dell’Onu

di claudia
Corno d'Africa

James Swan, rappresentante speciale ad interim delle Nazioni Unite per la Somalia, ha informato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione del paese, con un focus particolare su politica, completamento costituzionale, sicurezza e lotta contro Al-Shabaab.

Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, Swan ha dichiarato che la Somalia sta affrontando numerose sfide, tra cui l’ingerenza evidente dell’Etiopia nell’indipendenza del paese, a seguito di un accordo che ha provocato tensioni diplomatiche con il Somaliland.

“Sono preoccupato per le tensioni nella regione del Corno d’Africa, derivanti dall’accordo marittimo siglato tra il Somaliland e l’Etiopia il 1º gennaio 2024. Esorto al rispetto dell’indipendenza e dell’unità della Somalia e invito i due governi a risolvere il conflitto in modo pacifico, conforme alle norme internazionali e agli statuti delle Nazioni Unite,” ha affermato James Swan.

L’appello del rappresentante ad interim dell’ONU è stato sostenuto dall’ambasciatore degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza, il quale ha sottolineato che la crisi tra Somalia ed Etiopia è motivo di grande preoccupazione per l’amministrazione Biden, poiché compromette la stabilità della regione del Corno d’Africa e gli sforzi congiunti per indebolire Al-Shabaab.

Gli Stati Uniti e l’Onu hanno accolto favorevolmente i successi del governo somalo nel processo di cancellazione del debito, nella revisione costituzionale, nella rimozione dell’embargo sulle armi e nell’adesione alla Comunità dell’Africa Orientale e al Consiglio di Sicurezza.

L’Etiopia ha stipulato un accordo illegale con l’amministrazione del Somaliland all’inizio di quest’anno, attraverso il quale intende appropriarsi di 20 km di territorio marittimo per costruire una base militare e un porto.

Abuukar Baalle, ambasciatore della Somalia presso l’Onu, ha dichiarato che nelle ultime settimane le forze etiopi hanno invaso il paese da diverse direzioni, ingaggiando combattimenti con l’esercito nazionale somalo.

Questa situazione si verifica in un momento in cui il consigliere per la sicurezza nazionale della Somalia ha recentemente annunciato che tutte le truppe etiopi lasceranno il paese entro dicembre 2024.

Il presidente somalo Hassan Sheik Mohamud ha attaccato il Memorandum d’intesa del primo gennaio tra Etiopia e Somaliland, secondo cui l’Etiopia potrebbe avere accesso a una base militare in affitto in cambio del riconoscimento del Somaliland, che rivendica l’indipendenza dalla Somalia.

“Se l’Etiopia vuole avere accesso al mare della Somalia, la accogliamo con favore, ma vogliamo che l’Etiopia abbia accesso allo stesso modo in cui l’Uganda ha accesso al mare del Kenya, allo stesso modo in cui Burundi e Ruanda hanno accesso al mare della Tanzania… e allo stesso modo in cui l’Etiopia ha accesso al mare di Gibuti” è la dichiarazione di Mohamud riportata sul profilo X (ex-Twitter) del quotidiano Addis Standard. “Non accetteremo nulla al di là di questo – ha detto il presidente, aggiungendo -. Scordatevi di dispiegare forze navali in Somalia e di avere una base navale in Somalia”.

Le dichiarazioni sono state rilasciate lunedì a Mogadiscio, capitale della Somalia, in occasione di un incontro sul tema “Rafforzamento della cooperazione regionale nella Comunità dell’Africa orientale”. All’inizio di questo mese, un alto funzionario della Somalia aveva avvertito della possibile espulsione delle truppe etiopi di stanza nel Paese entro la fine dell’anno, a meno di una cancellazione dell’accordo con cui l’Etiopia ha accettato di affittare 20 km di costa dal Somaliland in cambio del riconoscimento della sua indipendenza. 

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