Presentato in anteprima al Festival di Venezia, il documentario ambisce a raccontare con uno sguardo completo uno dei più sanguinosi e dimenticati conflitti del continente. Il regista, che ha lungamente lavorato nel Kivu come fotografo nel 2012, durante la ribellione del Movimento 23 Marzo, incontra attorno a Goma quelli che sarebbero diventati i protagonisti del film: un colonnello dell’esercito regolare che alterna fedeltà a diserzione, l’eroico colonnello Mamadou chiamato a combattere i ribelli, un sarto di un campo profughi, una trafficante di pietre preziose.
Per tre anni e mezzo, insieme a Horeb Bulambo Shindano (il produttore), ha ascoltato e filmato la loro vita per poi inserirla in un tessuto visivo fatto di immagini d’archivio e fotografie del sontuoso paesaggio ferito dalla guerra. La storia della loro resilienza vuole essere la voce del popolo congolese.
(Simona Cella)
