Secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa France Press, martedì scorso è stato arrestato in Togo mentre si trovava nella sua abitazione Agbéyomé Kodjo, leader dell’opposizione ed ex primo ministro. Uno dei suoi avvocati, Claver N’dry, ha confermato che la casa è stata assediata prima che gli agenti entrassero con la forza.
Le autorità hanno accusato il leader dell’opposizione di aver rifiutato di obbedire a due precedenti convocazioni. I suoi avvocati, tuttavia, giustificano l’assenza del loro cliente parlando di problemi di salute. Secondo il procuratore, il leader dell’opposizione è colpevole in particolare di «aggravati disturbi dell’ordine pubblico e di minare la sicurezza interna dello Stato».
A metà marzo, l’immunità parlamentare di Kodjo è stata revocata su richiesta della procura di Lomé, che lo ha accusato di essersi proclamato presidente della Repubblica nonostante la commissione elettorale avesse dichiarato Faure Gnassingbé vincitore delle elezioni presidenziali di febbraio. Arrivato secondo alle elezioni presidenziali Kodjo è stato comunque eletto parlamentare.
Nel frattempo, la Conferenza episcopale togolese da parte sua sostiene una soluzione politica alla vicenda e chiede la liberazione dell’ex primo ministro, condannando «la brutalità e la violenza» che hanno caratterizzato il suo arresto.