Togo, prime elezioni senatoriali della storia del Paese fissate per il 2 febbraio

di claudia
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Il governo togolese ha ufficialmente fissato la data delle prime elezioni senatoriali nella storia del Paese per il 2 febbraio 2025. Questo annuncio, fatto tramite un decreto letto dalla televisione nazionale, segna un passo cruciale nella creazione delle istituzioni previste dalla Quinta Repubblica, secondo la nuova Costituzione.

Con l’abolizione del suffragio universale diretto per le elezioni presidenziali, la nuova Costituzione attribuisce all’Assemblea nazionale e al Senato, riuniti in Congresso, il ruolo di eleggere il capo dello Stato. Dopo l’elezione dell’Assemblea nazionale nell’aprile 2024, l’istituzione del Senato completerà le due camere del Parlamento.

I senatori saranno eletti a suffragio universale indiretto, coinvolgendo come elettori i membri della prefettura e dei consigli comunali. La campagna elettorale durerà due settimane, dal 17 al 31 gennaio 2025, secondo il decreto, prima del voto a maggioranza uninominale previsto per l’inizio di febbraio.

Per incoraggiare la partecipazione delle donne a queste elezioni, il governo ha ridotto della metà l’importo del deposito per le candidate donne. Pertanto, gli uomini dovranno versare un deposito di 300.000 franchi Cfa (circa 460 euro), mentre le donne pagheranno 150.000 Fcfa. Questa misura rientra in una politica nazionale volta a promuovere il coinvolgimento delle donne negli organi politici.

Il Senato togolese sarà composto per due terzi da senatori eletti, ovvero un senatore per prefettura, e per un terzo nominato dal presidente della Repubblica. Le nomine presidenziali premieranno i cittadini che hanno reso un servizio eccezionale alla nazione.

Prima dell’adozione delle leggi costituzionali, dei testi relativi all’organizzazione territoriale o al bilancio dello Stato, il Senato deve esprimere il proprio parere, svolgendo così un ruolo chiave nel governo del Paese.

I candidati alla carica di senatore devono essere togolesi di nascita, avere almeno 35 anni, godere dei diritti civili e politici e risiedere ininterrottamente in Togo per almeno sei mesi. Sono inoltre soggetti allo stesso regime di incompatibilità e ineleggibilità dei deputati. In caso di ferie subentra automaticamente il vice del senatore eletto, che deve soddisfare gli stessi criteri di ammissibilità.

L’insediamento del Senato, previsto tra cinque mesi al massimo, costituirà una tappa fondamentale nel completamento dell’attuazione delle istituzioni della Quinta Repubblica in Togo, osserva parte della stampa togolese.

Tuttavia, sull’esito di queste elezioni incombe l’ombra del dubbio. Il partito al governo, l’Unir, avendo un’ampia maggioranza nei consigli regionali e comunali, imporrà il suo controllo anche al Senato, nonostante il capo dello Stato, avvalendosi della sua prerogativa costituzionale di nominare un terzo dei senatori, avrà la possibilità di nominare alcuni oppositori o personalità indipendenti.

In attesa della formazione di questa seconda camera parlamentare, alcuni osservatori ricordano che i deputati dell’Assemblea nazionale del Togo non hanno mai proposto una legge.

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