C’è un grande fermento in Ghana da alcuni giorni per la restituzione di alcuni oggetti di antiquariato saccheggiati dalle forze coloniali britanniche e conservati da sessant’anni in un museo americano, riporta Africanews. Si tratta di un patrimonio storico, culturale e identitario di grande valore, come le insegne reali Asante saccheggiate insieme ad altri oggetti che ora, dopo 150 anni, stanno tornando al loro posto d’origine, il Palazzo Manhyia.
Sette manufatti reali saccheggiati 150 anni fa dalle forze coloniali britanniche nell’antico regno Asante del Ghana e conservati dagli anni Sessanta nel Fowler Museum presso l’Università della California, a Los Angeles Stati Uniti sono stati restituiti. I manufatti includevano una frusta a coda di elefante, una sedia ornamentale in legno, pelle e ferro, due ornamenti per sgabelli, una collana d’oro e due braccialetti.
La restituzione significa molto a livello simbolico, in gioco c’è il recupero di una narrazione culturale. Gli oggetti saccheggiati nella cultura Ashanti erano centrali nelle cerimonie e nei riti. Il loro ritorno, spiega Afp, “è visto sia come un processo di guarigione che come un’opportunità di crescita economica attraverso il turismo”.
Un passo significativo per la storia del Paese che rafforza ancora di più il processo globale di restituzione del patrimonio culturale del continente in corso da alcuni anni, grazie agli sforzi dei governi africani per rimpatriare i manufatti rubati. Nei prossimi mesi è prevista la restituzione di altri oggetti d’antiquariato appartenenti in particolare al Regno di Ashanti. Un punto di inizio per poter ripristinare il proprio passato..
Foto simbolica