Se n’è andato all’età di 90 anni il grande poeta e letterato tunisino, Noureddine Sammoud, deceduto ieri mattina all’età di 90 anni a Kelibia, nella città di Cap Bon, nel nord-est della Tunisia, dove era nato nel 1932. Il ministero per gli Affari Culturali ha deplorato la perdita di un’icona della letteratura in Tunisia e espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia, ai parenti del defunto e all’intero panorama culturale e artistico. Il ministero ricorda la singolare carriera di questo letterato, membro della sfera del neoromanticismo nella poesia araba.
Dopo studi universitari in Egitto, Sammoud ha conseguito un master in Lettere presso l’Università Libanese (UL) nel 1969 e un dottorato di Stato nel 1991. Ha iniziato la sua carriera professionale come insegnante di scuola superiore prima di entrare all’Università come docente presso l’Istituto Superiore di Teologia di Tunisi e poi presso l’Istituto Superiore di Musica della Tunisia (Ismt).
Durante il suo lungo viaggio nella scrittura di poesie, Sammoud ha partecipato, dal 1969, a vari eventi letterari dedicati alla poesia in arabo e in altri Paesi. Autore di diverse opere poetiche, ha scritto in tutti i generi poetici, dal classico al neoclassico, libero e in prosa.
Più di dieci raccolte di poesie sono pubblicate dalla Maison Arabe du Livre nella raccolta Memorie viventi tra cui Viaggio attraverso i profumi (1969).
Come ricorsa stamani La Presse, giornale tunisino, Sammoud ha vinto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio dell’Università Libanese (1959), il Premio per il miglior inno televisivo nazionale (1976) e il Premio del Ministero della Cultura (1982). Eminente figura della cultura e della creatività in Tunisia, occupa un posto di rilievo nella duplice scena culturale nazionale e araba.
Nel gennaio 2018 gli è stato reso omaggio nell’ambito della 16a edizione dello Sharjah Arab Poetry Festival negli Emirati Arabi Uniti, “per il suo contributo notevole e d’avanguardia alla scena poetica araba”.
Le poesie di questo specialista di poesia cantata sono state musicate da famosi artisti tunisini come Ali Riahi in “Hbibti Ezzenjia” e Slah Mosbah in “Ifriquiya”. Sammoud era inoltre un membro permanente della commissione artistica della radio tunisina creata per la valutazione delle produzioni poetiche e musicali pervenute all’emittente.
