Il numero delle vittime dell’affondamento del barcone di immigrati al largo della Tunisia è salito a 118 persone. Ad annunciarlo è l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Dopo le prime operazioni di soccorso, il bilancio si era fermato a 50 persone, poi la guardia costiera ha recuperato altri 68 cadaveri.
L’imbarcazione affondata si trovava a cinque miglia dalle isole Kerkennah e a 16 miglia nautiche dalla città di Sfax. Un sopravvissuto ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che il capitano ha abbandonato la barca quando questa ha iniziato ad affondare per sfuggire all’arresto da parte della guardia costiera. Ogni passeggero ha pagato tra i 600 e i 1.000 euro.
La Tunisia è diventata un’importante via per i migranti che cercano attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. La nuova rotta è stata aperta dopo che la vicina Libia ha messo in atto nuove e più ristrettive politiche contro i trafficanti di esseri umani.