E’ di 47 persone arrestate il bilancio degli scontri avvenuti oggi tra venditori ambulanti e agenti di polizia nel suq Sidi Bomendil e nelle vie adiacenti, nella parte orientale della medina di Tunisi. Secondo un comunicato del ministero dell’Interno, questa mattina circa 300 persone si sono riunite nel mercato cittadino cercando di posizionare le loro bancarelle. Gli agenti della sicurezza hanno impedito ai venditori ambulanti di allestire i banchi delle merci e questi hanno risposto lanciando pietre, ferendo tre poliziotti e colpendo tre veicoli delle forze di sicurezza. Da parte loro, gli agenti della sicurezza hanno usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. I venditori ambulanti sono scesi in piazza oggi contro una direttiva che vieta la presenza di bancarelle abusive. Nelle settimane scorse ad essere teatro di proteste di giovani disoccupati che reclamano posti di lavoro è stata Tataouine. Le manifestazioni di Tataouine hanno fatto esplodere in Tunisia il “bubbone” della corruzione e dell’economia parallela. Dopo anni di immobilismo delle autorità centrali e locali, il governo di unità nazionale guidato dal giovane premier Youssef Chahed, retto da un’alleanza tra il partito laico Nidaa Tounes e gli islamici moderati di Ennahda, ha avviato una decisa azione anticorruzione e di repressione del contrabbando, arrestando alcuni personaggi chiave del mercato parallelo.
(04/07/2017 Fonte: Agenzia Nova)
Tunisia – Duri scontri a Tunisi tra polizia e ambulanti
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