Tunisia – «È Ramadan, ma non chiudete i caffè»

di Enrico Casale
bar in tunisia

No alla chiusura dei caffè durante il periodo di Ramadan. In Tunisia è andata in scena una singolare protesta laica. Protagonista un centinaio di persone dell’Associazione dei Liberi Pensatori e del comitato #Fater pour la défense de la liberté des non-jeûneurs, riunite sotto l’hashtag #Mouch Bessif («Non per forza»). I manifestanti hanno sfidato il divieto del ministero dell’Interno di Tunisi di protestare in pubblico per motivi di sicurezza, organizzando un sit-in davanti alla sede del ministero del Turismo, per denunciare la chiusura dei caffè durante il Ramadan e chiedere l’applicazione dell’art. 6 della Costituzione che consacra la libertà di religione e di coscienza.

Sotto lo slogan «Tutti per un Paese laico, tutti per una Tunisia migliore», con cartelli con su scritto «Salviamo la libertà», la manifestazione, con meno partecipanti del previsto, si è svolta senza incidenti. Come ogni anno, in Tunisia, nel periodo del mese sacro del Ramadan, si accende il dibattito sulla questione se sia lecito o meno mantenere aperti i bar o caffè, che per la maggior parte restano chiusi fino al tramonto.

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