Kais Saied, un candidato indipendente, considerato un outsider, e Nabil Karoui, l’imprenditore che ha condotto la campagna elettorale dal carcere, avrebbero ottenuto il maggior numero di voti e avrebbero quindi accesso al ballottaggio nelle elezioni presidenziali tunisine. Questo, almeno, secondo i risultati delle prime proiezioni pubblicati a poche ore dalla chiusura dei seggi.
Kais Saied, un professore di legge di 61 anni, ha baciato la bandiera della Tunisia, dichiarando ufficialmente che, secondo i dati in suo possesso, era in pole position. I sostenitori di Nabil Karoui, il magnate dei media di 56 anni detenuto il mese scorso, a sua volta ha affermato di aver ottenuto i voti necessari per accedere al secondo turno.
Se i dati veranno confermati, significherebbe che i due candidati outsider avrebbero superato gli altri venti sfidanti. Moncef Marzouki, presidente provvisorio della Tunisia dopo la rivoluzione, ha ammesso la sua sconfitta al primo turno. I risultati ufficiali sono però attesi per domani, martedì 17 settembre.
Di ufficiale, per il momento, c’è solo il dato sull’affluenza alle urne. Secondo la commissione elettorale tunisina si è registrato un calo di votanti pari al 20% rispetto alle ultime elezioni del 2014: solo il 45% degli aventi diritto si sarebbe recato a votare.
All’indomani della Primavera araba, la democrazia ha messo radici in Tunisia, ma i profondi problemi economici che hanno portato alla rivolta rimangono tuttora irrisolti e molti tunisini sono profondamente delusi dai loro politici. Le elezioni sono state anticipate a causa della morte improvvisa di Beji Caid Essebsi , il primo presidente eletto democraticamente, entrato in carica nel 2014 e morto nel luglio di quest’anno.
Il ballottaggio dovrà essere fissato entro il 3 novembre.