Il 1° agosto 2023 alcuni panifici e pasticcerie hanno deciso di sospendere la loro produzione di pane dopo le dichiarazioni del presidente della Repubblica tunisina Kais Saied del 27 luglio, sulla necessità di fare un solo “pane per tutti i tunisini” in riferimento alla baguette prodotta con la farina base sovvenzionata dallo Stato, al prezzo simbolico di 190 millimi (0,05 euro), prezzo che non varia da 15 anni. Lo riporta Rfi.
In Tunisia infatti la farina sovvenzionata, che serve per produrre questo tipo di pane “popolare”, viene ripartita tra i panifici classificati, che producono solo questo pane, e i cosiddetti panifici “non classificati”, che producono anche dolci e altre varietà. Questi ultimi sono accusati dai clienti di mescolare farine sovvenzionate ai loro impasti per poi produrre pani e avere più margine sulla vendita.