“L’Italia è uno dei principali partner della Tunisia: sono più di 900 le imprese italiane presenti che impiegano oltre 70.000 persone, principalmente nel settore tessile, nell’industria elettrica, elettronica e meccanica, ma anche nell’agroalimentare e nell’industria calzaturiera”. Gli ultimi numeri di questa collaborazione tra Italia e Tunisia lì dà ad Africa e Affari, Abdelbasset Ghanmi, Direttore generale di Fipa, l’Agenzia per la promozione degli investimenti esteri. Dati che arrivano a pochi giorni dall’organizzazione a Milano di un evento dal titolo “Tunisia: la porta per l’Africa” promosso dalla stessa Fipa in collaborazione con l’Ambasciata di Tunisia a Roma, Promos Italia e la Camera di commercio italo-tunisina (Ctici).
“Al di là di questa presenza già significativa – aggiunge il Direttore di Fipa facendo riferimento a uno dei motivi alla base dell’iniziativa milanese – vogliamo sottolineare come la Tunisia rappresenti oggi anche un punto di snodo verso altri mercati europei, verso il Medio oriente e verso i mercati africani, in particolare grazie a Comesa, il Mercato comune dell’Africa orientale e australe di cui Tunisi fa parte e che comprende Paesi per una popolazione totale di 625 milioni di persone”. Un fattore a cui si aggiunge l’implementazione progressiva dell’Area di libero scambio continentale cui la Tunisia ha aderito: “Anche in considerazione delle relazioni esistenti tra i nostri due Paesi, la Tunisia è oggi il luogo privilegiato per le imprese italiane che cercano operatività nel resto del continente africano”.
“La paralisi dell’economia mondiale dovuta alla pandemia – dice a sua volta ad Africa e Affari Moez Sinaoui, Ambasciatore di Tunisia a Roma – ci ha dimostrato la rilevanza della nozione di prossimità tra produzione e sbocco commerciale. In questa prospettiva, il Mediterraneo e la Tunisia in particolare – quale ponte fra Europa e Africa – hanno riconquistato la loro importanza strategica per le aziende europee”. Questi alcuni dei motivi che rendono la Tunisia un partner ideale per le imprese italiane. “In questa ottica – prosegue l’Ambasciatore – la Tunisia costituisce una scelta che offre molti vantaggi comparati: è un Paese in transizione democratica, vicino geograficamente, forte di un elevato grado di professionalità delle maestranze, di una economia liberale, che ha bisogno dei suoi partner per riprendere la sua corsa verso la crescita economica, in un’ottica di partenariato win-win, vantaggioso per tutti”.
L’incontro di Milano, ricorda infine l’Ambasciatore Sinaoui, è il primo faccia a faccia dopo il lockdown, il segnale “che l’attività economica e commerciale tra Italia e Tunisia non si è mai interrotta, che sta riprendendo con forza e rappresenta un’occasione per fare il punto sui nuovi spazi di collaborazione tra i nostri due Paesi”.
L’evento di Milano è in programma nella mattina di giovedì 9 dicembre al Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, 61. Saranno presenti sia il Direttore di Fipa, Ghanmi, sia l’Ambasciatore Sinaoui. Interverranno anche Alan Christian Rizzi, Sottosegretario con delega ai rapporti con le delegazioni internazionali della Regione Lombardia; Federico Bega, Chief strategy officer di Promos Italia; Carlo Napoleoni, Responsabile divisione imprese di Banca Iccrea; Mourad Fradi, Presidente della Camera di Commercio e dell’industria tuniso-italiana; Francesco Tilli, Chief international relations officer di Simest Italia. Seguiranno gli interventi dei responsabili di imprese italiane e tunisine. A moderare l’incontro Gianfranco Belgrano, direttore editoriale di Africa e Affari.
La partecipazione all’evento è libera. Per registrarti, clicca qui