Produzione record di olio d’oliva. Nella stagione 2019-2020, sono state quasi raggiunte le 400.000 tonnellate, con un aumento del 150% rispetto alla campagna precedente (quando la produzione era stata di sole 140mila tonnellate).
Per gestire l’abbondanza del raccolto, che rischia di far crollare i prezzi e collassare il comparto, le autorità di Tunisi hanno istituito un programma specifico che prevede lo stoccaggio di 100.000 tonnellate di olio d’oliva. Se il consumo globale è aumentato del 6% rispetto alla campagna 2018/2019, l’offerta sul mercato internazionale è ancora abbondante al punto da superare di gran lunga la domanda, inducendo, un persistente squilibrio di mercato.
Nonostante ciò, l’esportazione di olio d’oliva tunisino sta andando bene. Da novembre 2019 al 31 agosto 2020, la quantità di olio esportata ha superato le 312mila tonnellate, di cui oltre 21mila tonnellate (6,8%) di olio d’oliva confezionato, per un valore complessivo di 1.880 milioni dinari (600 milioni di euro), contro i 954 milioni di dinari registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Quest’anno le autorità si aspettiamo due miliardi di dinari di entrate.
Il mercato europeo, come al solito, fa la parte del leone delle esportazioni di olio d’oliva tunisino con una percentuale che sale al 78%. L’olio confezionato però piace agli americani che ne importano il 52% della produzione.