Tunisia, raggiunta l’intesa per il rimpatrio dei rifiuti di provenienza italiana

di claudia
Moez Sinaoui

L’Ambasciata di Tunisia in Italia e la Regione Campania hanno raggiunto un’intesa per il rimpatrio imminente dei rifiuti di provenienza italiana, attualmente stoccati presso il porto tunisino di Sousse. Lo si apprende da un comunicato emesso dall’Ambasciata tunisina a Roma nel quale viene specificato che l’accordo è stato raggiunto nel corso di un incontro avvenuto nei giorni scorsi a Napoli tra il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l’Ambasciatore di Tunisia in Italia, Moez Sinaoui.

di Valentina Milani

L’accordo prevede l’impegno della Regione a farsi carico del trasferimento, a breve, in Campania dei container di rifiuti stoccati nel porto di Sousse da circa un anno e mezzo.

Al termine dell’incontro – si legge nel comunicato – l’Ambasciatore Sinaoui (foto di apertura) ha ringraziato il Presidente De Luca “per la collaborazione e per la volontà dimostrata nel chiudere definitivamente il dossier nel più breve tempo possibile nello spirito di amicizia e di cooperazione che contraddistingue le relazioni tra i rispettivi Paesi”.  Dal canto suo, il Presidente della Regione Campania ha ribadito “l’impegno della Regione a far rientrare in Italia i rifiuti, a conferma dei profondi legami esistenti tra la Tunisia e l’Italia e, in particolare, con la Regione Campania”.

Un’intesa che, secondo l’Ambasciata tunisina, testimonia la volontà politica comune – espressa in occasione dell’incontro tra il Presidente della Repubblica Tunisina, Kais Saied, e il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, svoltosi a Tunisi il 28 dicembre 2021 – di giungere alla conclusione della vicenda e “proseguire nell’impegno congiunto per rafforzare ulteriormente i legami di cooperazione e di partenariato tra i due Paesi”.

Il caso, che oltre che giudiziario è diventato una questione politica e di opinione pubblica in Tunisia, vede coinvolte l’azienda campana Sviluppo Risorse Ambientali (Sra) e la società privata tunisina Soreplast e ha portato – tra maggio e luglio 2020 – all’esportazione verso la Tunisia di 282 container contenenti 7.900 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati raccolti in Italia. Di questi, 212 sono stoccati al porto di Sousse, mentre altri 70 erano stati depositati nell’impianto della Soreplast di Moureddine (Sousse), andato a fuoco il 29 dicembre scorso, mandando in fumo circa 1.900 tonnellate di rifiuti.

Sul piano giudiziario sono in corso due indagini, della magistratura tunisina e di quella italiana, per accertare le responsabilità nella falsificazione dei documenti su cui sono state rilasciate le relative autorizzazioni transfrontaliere.

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