La Segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati (Ces), l’irlandese Esther Lynch, è stata dichiarata persona non grata in Tunisia dal presidente Kais Saied, che sabato le ha dato 24 ore per lasciare il territorio nazionale. Il motivo della reazione del presidente è legato a dichiarazioni della sindacalista europea durante un comizio dell’Ugtt, la più grande confederazione sindacale di Tunisia, sabato a Sfax.
La presidenza della Repubblica ha ritenuto che le osservazioni di Esther Lynch durante la manifestazione dell’Ugtt rappresentino un’ingerenza negli affari interni della Tunisia e che qualsiasi tentativo di minare la sovranità dello Stato e del popolo sia inaccettabile.
Lynch, secondo quanto riferito, aveva espresso la sua solidarietà all’Ugtt e ritenuto che la soluzione della crisi tunisina richieda il dialogo. “Diciamo ai governi: lasciate liberi i nostri sindacati, liberate i nostri leader”, ha detto. “Il governo tunisino deve “sedersi e negoziare con l’Ugtt per trovare una soluzione” al fine di migliorare l’attuale situazione politica ed economica, ha aggiunto.
Il segretario generale dell’Ugtt, Noureddine Taboubi, ha difeso Esther Lynch, precisando che era venuta in Tunisia a sostegno del sindacato. “L’Ugtt non ricorre a partiti esteri per imporsi, come si sostiene… L’Ugtt è forte della sua storia e dei suoi militanti, ma la solidarietà sindacale internazionale è una componente essenziale per la quale sindacalisti hanno pagato caro”.
In reazione, Lynch ha invitato Saied a rispettare i diritti umani e a fermare i suoi attacchi ai sindacati. Ha anche detto che si sarebbe rivolta più alti livelli dell’Unione Europea su questa vicenda.
Marie Sherlock, senatrice del Labour party irlandese, ha reagito con parole ancore più dure: “Sono inorridita dalla notizia scioccante che Esther Lynch è stata espulsa con la forza dalla Tunisia per la sua partecipazione a una protesta contro la repressione dei diritti sindacali. Voglio estendere la mia solidarietà a lei e a tutti coloro che lottano contro questo tentativo di corrosione dei diritti dei lavoratori”. L’eletta ha poi invitato il governo irlandese a “condannare lo Stato tunisino per le sue azioni e prendere una posizione ferma contro qualsiasi tentativo di annacquare i diritti di qualsiasi popolo in patria o all’estero”.
Marie Sherlock ha aggiunto che “la Tunisia è stata una delle vere e luminose speranze dopo la primavera araba. Tuttavia negli ultimi anni è diventato sempre più autoritaria. C’è stata una campagna sostenuta di vessazioni e intimidazioni nei confronti dei sindacalisti in Tunisia e la protesta organizzata ieri è stata organizzata dal Sindacato generale tunisino del lavoro (Ugtt). È profondamente scioccante, nonché un affronto al diritto delle persone di protestare e difendere ciò che è giusto”.