Urne aperte dalle 8 alle 18 oggi in Tunisia per oltre 7 milioni di elettori chiamati a scegliere il successore di Beji Caid Essebsi, morto lo scorso 25 luglio a 92 anni. I risultati preliminati delle elezioni presidenziali anticipate, previste inizialmente per il 17 novembre, saranno invece illustrati martedì dall’Autorità indipendente per le elezioni.
Venerdì i candidati hanno terminato le loro campagne. Il voto all’estero è invece iniziato giovedì: i primi ad andare alle urne sono stati i tunisini in Australia, mentre gli ultimi saranno quelli che vivono a San Francisco. Ventisei i candidati che aspirano alla presidenza, tra cui esponenti di sinistra, islamici e simpatizzanti del deposto regime di Ben Ali.
In lizza anche due donne. Per aggiudicarsi il primo turno è necessario conquistare almeno il 50 per cento dei voti, altrimenti si procede con il ballottaggio che si terrà al più tardi il 3 novembre. La Costituzione prevede che il candidato alla presidenza debba aver compiuto 35 anni e che sia musulmano. E’ la seconda volta che i tunisini sono chiamati a eleggere il loro presidente dopo la Rivoluzione del Gelsomini del 2011. L’incarico è attualmente ricoperto dal vice presidente di Essebsi, Mohamad Ennaceur, che in base alla Costituzione tunisina può restare in carica per 90 giorni, ovvero fino al prossimo 23 ottobre.