Sono cominciati i “Cacao talks”, colloqui tra il ministero del Commercio del Camerun e l’Unione europea, sulla filiera del cacao. Secondo un tweet dell’Ue in Camerun, l’obiettivo è di rafforzare le relazioni commerciali e la cooperazione tra l’Unione Europea e il Paese africano nel settore del cacao, discutere dell’urgenza di fermare la deforestazione legata alla coltivazione, promuovere il trattamento equo dei coltivatori di cacao e l’eliminazione del lavoro minorile nella filiera.
Secondo il portale Invest in Cameroon, il ministro del Commercio, Luc Magloire Mbarga Atangana, ha osservato in occasione di questa prima giornata dei lavori che la parte europea sembra in realtà non prestare molta attenzione all’aumento del reddito dei produttori. “La sostenibilità implica la protezione dell’ambiente. Ma la sostenibilità implica anche la sopravvivenza dei produttori. Questo ci porta alla questione fondamentale della remunerazione dei produttori. La sostenibilità va di pari passo con la tutela dell’ambiente, con il divieto del lavoro minorile, ma in fondo, ci porta alla prosperità per i produttori”, ha osservato il ministro.
Riferendosi ai dati dell’International Cocoa Organization (Icco), Mbarga Atangana ha tracciato un quadro cupo della situazione dei produttori africani. Secondo lui, di un fatturato annuo di 100 miliardi di dollari nel settore, solo 2 miliardi di dollari, ovvero il 2%, vanno ai produttori. I cioccolatieri fanno la parte del leone con il 35% del fatturato; il resto va alle industrie di frantumazione e ai trasportatori.
Il ministro del Commercio reagiva così alla presentazione della nuova normativa europea in discussione al Parlamento europeo. Queste iniziative – ha spiegato il capo delegazione dell’Ue in Camerun, Philippe Van Damme – contribuiranno a ridurre al minimo il contributo dell’Unione europea alla deforestazione globale e a promuovere il consumo di prodotti provenienti da catene di approvvigionamento prive di deforestazione. La seconda proposta riguarda la governance delle aziende, e comporterà obblighi di dovuta diligenza, da parte dell’Ue, per garantire una migliore leggibilità e tracciabilità nella catena di approvvigionamento dei prodotti forestali. “È tempo che gli attori camerunesi riflettano su questi nuovi criteri di esportazione”, ha detto, Van Damme.
Durante la campagna agricola 2020-2021, il Camerun ha prodotto 292.471 tonnellate di fave di cacao. L’Ue è il primo importatore mondiale di cacao.