Un noto attivista per i diritti Lgbtq in Uganda, Steven Kabuye, è stato accoltellato, riportando ferite gravi, mentre si stava recando al lavoro a Kampala. Kabuye, che lavora con la Coloured Voices Media Foundation, ha detto agli inquirenti che lo hanno ascoltato in ospedale di aver ricevuto minacce di morte.
“Secondo Kabuye, due individui non identificati su una motocicletta, che indossavano caschi, gli si sono avvicinati. Il passeggero è saltato giù e lo ha aggredito, prendendolo di mira al collo con un coltello – ha detto il portavoce della polizia, Patrick Onyango, in un comunicato – Kabuye è riuscito a proteggersi il collo con il braccio destro, prendendo una coltellata alla mano. Nonostante il tentativo di fuga, gli aggressori lo hanno inseguito e pugnalato allo stomaco, lasciandolo una volta creduto morto”. L’attivista è stato poi accompagnato in ospedale dagli abitanti del posto.
Lo scorso anno l’Uganda ha approvato una delle leggi più dure al mondo contro l’omosessualità, che prevede l’ergastolo per quanti sono riconosciuti colpevoli di atti omosessuali. Gruppi per i diritti umani hanno chiesto alla Corte Costituzionale di annullare la legge, sostenendo che viola il diritto all’uguaglianza e alla dignità. Il governo difende la norma, sostenendo che protegge i valori familiari tradizionali.