Uganda | Iniziative per inclusione finanziaria dei rifugiati

di Redazione Africa

Con un milione e mezzo di rifugiati ospitati all’interno del suo territorio, l’Uganda è uno dei Paesi che a livello globale ospita il maggior numero di persone in fuga da conflitti e violenze.

Ora le banche locali si stanno muovendo per trovare formule in grado di assicurare a questa popolazione (originaria soprattutto da Sud Sudan e Repubblica democratica del Congo) un certo grado di inclusione finanziaria.

Un’operazione non semplice quando si consideri che, secondo un sondaggio condotto da Bfa, il 79% dei rifugiati non svolge alcuna forma di lavoro e vive grazie all’aiuto locale e della comunità internazionale. Tra gli istituti che si stanno muovendo c’è Equity Bank attraverso l’aiuto del governo e dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).

«Il governo ci ha fornito un certo margine di manovra per utilizzare il database dell’Unhcr come il modo migliore per identificare i rifugiati. Noi siamo andati oltre per registrarli anche biometricamente per i conti bancari», ha dichiarato Anthony Kituuka, direttore esecutivo di Equity Bank.

Per migliorare prodotti e servizi a disposizione dei rifugiati, è stato adesso avviato uno studio che servirà a registrare redditi e abitudini degli stessi.

Attraverso lo studio, i rifugiati che vivono a Bidi Bidi, Palorinya, Nakivale e Kampala forniranno dati nei prossimi 12 mesi utili a creare un quadro dettagliato delle strategie finanziarie che impiegano per costruire i propri mezzi di sussistenza e gestire le proprie finanze.

[Redazione InfoAfrica]

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