I giudici della Corte penale internazionale (Cpi) hanno stabilito ieri che le quasi 50.000 vittime del comandante Dominic Ongwen, leader del gruppo ribelle ugandese, l’Esercito di resistenza del signore (Lra), dovranno ricevere come risarcimento più di 52 milioni di euro. Tra i soggetti interessati dalla sentenza figurano gli ex bambini soldato e i bambini nati a seguito di stupri e gravidanze forzate. Lo riportano le agenzie internazionali.
I giudici hanno detto che Ongwen non ha le risorse per pagare il risarcimento e hanno chiesto al Fondo fiduciario per le vittime del Tribunale di contribuire a coprire i costi. “Decine di migliaia di persone hanno subito danni enormi a causa delle atrocità inimmaginabili commesse” quando i combattenti ribelli guidati da Ongwen hanno attaccato quattro campi per sfollati nel nord dell’Uganda. Il giudice Bertram Schmitt, nel dispositivo della sentenza, ha scritto che “oltre 100 donne e ragazze e migliaia di bambini, ragazzi e ragazze di età inferiore ai 15 anni hanno subito danni profondi e molteplici a seguito del rapimento. Molti sono stati successivamente sottoposti a crimini sessuali e di genere e/o costretti a prestare servizio come Soldati dell’Lra, tenuti prigionieri con metodi crudeli di coercizione fisica e psicologica”.
La Corte ha esortato “gli stati, le organizzazioni, le aziende e i privati a sostenere i fondi fiduciari per la missione e gli sforzi delle vittime e a contribuire alle attività di raccolta fondi”.
Le vittime riceveranno ciascuna 750 euro come “premio simbolico”, mentre altri risarcimenti arriveranno sotto forma di programmi di riabilitazione basati sulla comunità. Ongwen è stato riconosciuto colpevole e condannato a 25 anni di carcere nel 2021 per 60 capi d’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, tra cui stupro, omicidio e rapimento di minori. Sta scontando la pena in Norvegia.