Decine di persone sono state arrestate a Kampala, capitale dell’Uganda, dopo aver partecipato a proteste anti-corruzione sfidando il divieto ufficiale. Le autorità, secondo quanto riporta l’emittente britannica Bbc, hanno dichiarato che 60 persone, tra cui un famoso presentatore televisivo e tre giovani leader delle proteste, sono state frettolosamente portate in tribunale e messe in custodia cautelare in carcere dopo una marcia verso il parlamento del Paese tenutasi martedì.
Il presidente Yoweri Museven, che governa l’Uganda dal 1986, aveva lanciato l’allarme prima dell’evento, affermando che i manifestanti stavano “giocando col fuoco”. La polizia ha così deciso di non autorizzare la marcia e di non consentire alcuna manifestazione che potesse minacciare “la pace e la sicurezza” dell’Uganda.
La marcia è stata organizzata sui social media in seguito alla rabbia suscitata dalle continue accuse di corruzione che coinvolgono diversi funzionari pubblici di alto profilo. Le proteste sono state in parte ispirate dalle dimostrazioni avvenute nelle settimane scorse in Kenya, che hanno costretto il presidente William Ruto ad abbandonare gli aumenti delle tasse previsti. “Siamo stanchi della corruzione”, ha detto il manifestante Samson Kiriya all’agenzia di stampa Afp attraverso le sbarre di un furgone dopo essere stato arrestato. Tra gli arrestati c’è la nota presentatrice televisiva e radiofonica, Faiza Salima, e tre organizzatori della protesta: George Victor Otieno, Kennedy Ndyamuhaki e Aloikin Praise Opoloje.