“Lo chiedo ai russi e ai cinesi; se dite di essere nostri amici come lo siamo stati noi quando combattevamo contro gli imperialisti, smettetela di importare materie prime dall’Africa”. Questo l’appello lanciato dal presidente dell’Uganda, Yoweri Kaguta Museveni, prima di partire alla volta di San Pietroburgo per partecipare al secondo Vertice Africa-Russia, conclusosi ieri.
Il capo dello Stato ugandese ha invece incoraggiato le aziende straniere a stabilirsi in Africa per acquistare i prodotti finiti con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico del continente, fornendo l’esempio del caffè in cui l’Africa ottiene la quota minore nonostante sia tra i maggiori coltivatori del mondo. “Perché compri caffè non trasformato dall’Africa? Perché non porti le tue aziende a investire in Africa in modo che l’Africa ottenga più soldi da quel caffè? In tal caso, avremo una maggiore prosperità globale perché se l’Africa ha più soldi in tasca, comprerà di più dall’Europa”, ha sottolineato il presidente.
Nel frattempo, in Russia, il leader ugandese ha tenuto colloqui bilaterali con il suo omologo russo, Vladimir Putin, a margine del vertice. Durante l’incontro, il presidente Museveni ha delineato le aree di cooperazione con la Russia che includono l’esplorazione petrolifera, l’energia nucleare, i fertilizzanti, l’economia patogena, le batterie elettriche e la scienza spaziale che consentirebbero all’Uganda di avere un proprio satellite dedicato.
Il presidente Putin, da parte sua, ha affermato che la Russia rimane impegnata a rafforzare la cooperazione tra Russia e Africa nei settori economico, politico, della sicurezza, commerciale e umanitario. Ha inoltre affermato che l’Uganda rimane uno dei principali partner e alleati russi nel continente africano con relazioni diplomatiche che durano da oltre 60 anni. Secondo Putin, grazie ai buoni rapporti di cooperazione, il commercio tra i due Paesi è aumentato di 5 volte negli ultimi 6 mesi rispetto allo scorso anno.