Un uomo sotto il peso di un esemplare di persico del Nilo (Lates niloticus) destinato all’esportazione in Europa. L’introduzione
artificiale nel Lago Vittoria di questo pesce vorace (lungo fino a due metri e pesante anche due quintali) – effettuata dai britannici in epoca coloniale – ha sconvolto l’equilibrio dell’ecosistema e decimato, nell’arco di sessant’anni, centinaia di
specie ittiche autoctone. L’agonia del più grande lago d’Africa – impoverito e inquinato – minaccia trenta milioni di persone
che vivono in riva alle sue acque malate in Uganda, Kenya e Tanzania. – Foto di Walter Astrada (Afp) tratta dalla mostra fotografica Terra Madre disponibile per esposizioni in tutta Italia.
Info sul noleggio https://www.africarivista.it/terramadre/198112/
Alluvioni, siccità, cicloni, invasioni di cavallette: in Africa si moltiplicano i disastri naturali e milioni di persone subiscono gli effetti devastanti di fenomeni meteo avversi, sempre più intensi e frequenti, che si accaniscono su luoghi già fragili come il Sahel e il Corno d’Africa, da dove originano migrazioni e instabilità. Il continente africano paga il prezzo più alto per i cambiamenti climatici. Vittime predestinate sono le popolazioni più povere e vulnerabili… quelle che paradossalmente contribuiscono meno alle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera
La mostra Terra Madre racconta la sfida della sostenibilità ambientale in Africa attraverso 40 immagini realizzate da grandi fotografi. l loro scatti sono uno sguardo corale sulle urgenze più impellenti per l’umanità viste dal continente più fragile, resiliente e vitale.