La Russia sta lavorando alla creazione di un “corpo militare africano” che dovrebbe prendere il posto del gruppo Wagner, secondo quanto riportato da vari media e canali Telegram. A riferirlo è un servizio di Radio France International (Rfi) spiegando che questa iniziativa è emersa in seguito alla visita del vice-ministro della Difesa russo, il colonnello-generale Iounous-bek Bamatguireïevitch Evkourov, a Niamey, Niger, per la prima visita ufficiale di un membro del governo russo nel paese dall’ultimo colpo di stato del 26 luglio.
Durante il suo incontro con il generale Abdourahamane Tiani, capo del regime militare nigerino, sono stati firmati documenti per rafforzare la cooperazione militare tra la Repubblica del Niger e la Federazione Russa. Parallelamente, il gruppo di ricerca All Eyes on Wagner ha riferito di un’intensificazione della presenza russa in Burkina Faso e ha segnalato la presenza di forze di Wagner in Mali, dove sono state accusate di perpetrare violenze contro la popolazione civile.
Il progetto del “corpo africano” dell’esercito russo – scrive Radio France – prevede l’incorporazione di ex mercenari di Wagner, offrendo loro un salario elevato di circa 3000 euro, assistenza medica gratuita e assicurazioni sulla vita e sulla salute, sotto la supervisione di Evkourov. Alcune fonti suggeriscono che questa unità possa essere direttamente sostenuta dall’intelligence militare russa, seguendo un modello simile a quello di Wagner, ma sotto il controllo diretto del potere politico.
Inoltre, sempre secondo Rfi, Mosca sembra concentrarsi su progetti strategici in Africa, tra cui l’accesso ai porti libici di Bengasi o Tobrouk. A fine agosto, una delegazione russa guidata da Evkourov ha visitato la Libia su invito del generale Haftar. Queste mosse indicano un ulteriore consolidamento dell’influenza russa sul continente africano, suscitando preoccupazioni tra i paesi occidentali.
