Un film sul Burkina Faso diretto da un regista serbo e uno italiano

di claudia
Burkina Faso

A margine delle Giornate del Burkina Faso tenutesi a Mosca, in Russia, dall’8 all’11 ottobre, è stato presentato un film lungometraggio dal titolo “La patria delle persone oneste: la via verso la libertà” dei registi Igor Damjanovich (serbo) e Vittorio Nicola Rangeloni (italiano). Il film è stato presentato in anteprima al cinema Illusion di Mosca.

Il film è stato girato con il sostegno dell’agenzia di stampa African Initiative (fondata circa un anno fa da un ex-agente dei servizi russi e finanziata dal Cremlino), di Rossotrudnichestvo (l’agenzia federale per il Commonwealth russo), dell’ambasciata del Burkina Faso in Russia, del portale video Rutube e dell’associazione Russo-burkinabè. Alla presentazione del film il caporedattore di African initiative Artem Kureev ha detto che “più aiutiamo i Paesi africani più danneggiamo le azioni dannose dei Paesi occidentali. Gli autori di questo film hanno aiutato gli spettatori a vedere quale forte alleato abbiamo in Burkina Faso”.

Nel film sono state inserite interviste al ministro della Difesa del Burkina Faso e all’ambasciatore di Ouagadougou a Mosca, che condividono le loro opinioni sullo sviluppo del Paese e sul suo posto nel mondo, sul ruolo dell’identità nazionale nella società moderna e sullo sviluppo delle relazioni con la Russia. La linea mantenuta dal film è quella di mostrare agli spettatori “la liberazione” del popolo burkinabé dopo che le autorità locali hanno interrotto i legami con l’ex-colonia francese.

I due registi stanno producendo una serie di documentari sull’Africa in cui promuovono la visione russa delle relazioni con il continente e del “nuovo corso” politico di alcuni Paesi africani. A maggio ha avuto luogo la presentazione della prima parte di questa serie, girata nella Repubblica Centrafricana e chiamata “La fine del neocolonialismo – Car”, diretto da Igor Damjanovic. Rangeloni, originario di Lecco, si è trasferito in Donbass, nell’Ucraina occupata, nel 2014, diventando poi portavoce ufficiale della Repubblica separatista. Successivamente ha coperto, lato russo, il conflitto ucraino dal 2022. Quest’anno, con African initiative, è stato in Burkina Faso, dove ha inaugurato una mostra fotografica personale.

Condividi

Altre letture correlate: