Sarebbe stata la fuga di un gruppo di coscritti eritrei a scatenare la battaglia tra le forze armate etiopi e quelle eritree tra sabato e domenica. Secondo una ricostruzione di Awate.com, sito eritreo basato negli Stati Uniti, che ha raccolto testimonianze in loco, i combattimenti sarebbero iniziati sabato notte quando un gruppo di militari eritrei ha disertato ed è fuggito verso l’Etiopia. La fuga sarebbe stata scoperta dai commilitoni che avrebbero fatto fuoco. A questo fuoco avrebbe risposto i membri di uno dei gruppi di opposizione dell’Eritrea che hanno bese sul confine con l’Etiopia.
La sparatoria è subito aumentata di volume con l’impiego di mortai e lanciarazzi da parte delle forze armate eritree. Con l’intensificarsi dello scontro, i militari etiopi sarebbero intervenuti per sostenere gli oppositori eritrei. I combattimenti sono proseguiti per tutta la nottata e la mattinata seguente con scambi di fuoco di artiglieria pesante. Le forze etiopi avrebbero anche tentato una penetrazione in territorio eritreo, ma sarebbero state respinte dalla controffensiva dell’esercito di Asmara.
Inizialmente, l’Etiopia ha negato i fatti. Probabilmente perché Addis Abeba non è subito venuta a conoscenza degli scontri alla frontiera tra esercito eritreo e milizie dell’opposizione eritrea o, più probabilmente, perché non voleva attirare l’attenzione sul fatto che nel Nord dell’Etiopia hanno proprie basi gruppi di oppositori eritrei.
Da parte sua, Asmara non ha voluto accendere i riflettori su questa battaglia che, almeno inizialmente, vedeva opposti gruppi di opposizione eritrei (di cui il regime nega l’esistenza) e forze armate eritree, in una sorta di mini guerra civile.
Lo scontro ha comunque fatto numerose vittime e numerosi feriti da entrambe le parti. La battaglia mette ancora una volta in evidenza il fatto che che il confine Eritrea-Etiopia è ancora instabile. Tra i due Paesi esiste uno stato di guerra non dichiarata che permane dal 2000 quando, dopo un conflitto di due anni che ha causato almeno 80mila morti, Addis Abeba si è rifiutata di accettare la risoluzione di una Commissione internazionale che definiva le dispute di confine.
Dopo la battaglia di questo fine settimana, le armi sembrano tacere. Asmara e Addis Abeba mantengono però in allerta le rispettive truppe.Il rischio è che gli scontri riprendano a causa di incidenti di frontiera.