Un intenso romanzo corale nella Tunisia degli anni Trenta

di claudia

di Stefania Ragusa

Un biglietto, consegnato con anni di ritardo, con il mittente già passato a miglior vita; uno scandalo sottaciuto che lega in modo conflittuale due famiglie compite, infelici e benestanti e, sullo sfondo ma in realtà assolutamente centrale e tangibile, la storia della Tunisia del ‘900, in particolare il suo percorso di affrancamento coloniale. Il secondo romanzo della linguista Amira Ghenim, finalista all’International Prize for Arabic Fiction, è un testo ad alta densità, che tocca una molteplicità di temi associati ai diritti: dal razzismo maghrebino verso i neri all’emancipazione femminile alla lotta politica. La trama coinvolge il lettore, stimolando la sua curiosità e portandolo “dentro” un contesto storico che si percepisce distante ma risuona incredibilmente familiare. E ciò non dovrebbe stupire, se pensiamo che a separare Italia e Tunisia è appena un braccio di mare.

La casa dei notabili di Amira Ghenim, Edizioni e/o, 2023, pp.415, euro 19.

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