Un progetto contro la sete e malnutrizione in Madagascar

di claudia
acqua

Ad aprile il team di Support and Sustain Children, è partito per la terza volta nell’estremo sud del Madagascar, con il progetto “Madaproject. Una goccia alla Volta””, pensato per il sostegno della popolazione locale e rivolto in particolare ai bambini.

Il progetto mira ad affrontare la siccità nell’area sud ovest del Madagascar coinvolgendo soprattutto la popolazione dei villaggi di Andojy, Ankororoka, Betsinefy e Befoly. Piogge sempre meno frequenti e continue invasioni di cavallette hanno portato a una carenza critica di cibo e acqua. Secondo i dati disponibili, il 12.2% della popolazione è a grave rischio di insicurezza alimentare. Circa 252.000 persone, ovvero il 4%, sono in situazione di emergenza, e 1,97 milioni sono in fase di crisi insicurezza alimentare, il 51% della popolazione è malnutrita e il 22.6% dei bambini sotto i 5 anni è sottopeso.

La prolungata siccità ha causato una significativa riduzione della produzione agricola, portando a una grave crisi alimentare. Le famiglie hanno difficoltà ad accedere a cibo sufficiente e nutriente, con conseguenti aumenti dei tassi di malnutrizione, soprattutto tra i bambini.

La mancanza di piogge ha esaurito le risorse idriche, rendendo difficile per le comunità locali accedere all’acqua potabile. Le persone sono costrette a fare lunghi viaggi per trovare acqua, spesso ricorrendo a fonti non sicure che aumentano il rischio di malattie.

A causa della diminuzione della produzione agricola e dell’aumentata domanda di cibo, i prezzi dei generi alimentari hanno registrato un forte aumento. Questo rende ancora più difficile per le famiglie acquistare cibo sufficiente per soddisfare i loro bisogni nutritivi.

La crisi alimentare e la scarsità d’acqua hanno avuto un impatto significativo sulla salute della popolazione. Aumentano i casi di malnutrizione, malattie trasmesse dall’acqua contaminata e altre condizioni legate alla povertà e alla mancanza di risorse.

“È stata un’esperienza travolgente, ricca di emozioni e carica di significato, che ha toccato profondamente il nostro cuore – ha dichiarato Arianna Martini, presidente di Support and Sustain Children – e rinnovato il nostro impegno per sostenere le comunità. Il nostro viaggio dalla capitale verso l’estremo Sud dell’isola è durato 3 giorni di auto, siamo rimasti incantati dalla bellezza della vegetazione e i paesaggi mozzafiato di questo paese dell’Africa. Arrivati nei quattro villaggi che abbiamo deciso di supportare a partire dallo scorso ottobre, (Andoiy, Ankororoka,, Batsinefy e Befoly) ci siamo subito immersi nella realtà quotidiana delle persone che vivono in queste terre remote.

L’acqua fonte di vita e di sostentamento è stata al centro del nostro intervento. “Mentre scaviamo i pozzi, ha aggiunto Arianna Martini – attività non ancora partita, da ottobre passa una cisterna a consegnare l’acqua una volta alla settimana in tutti e quattro villaggi. Ogni gesto di solidarietà ha fatto la differenza abbiamo distribuito e pianificato la costruzione di pozzi per garantire un accesso sostenibile all’acqua a lungo termine.

Abbiamo assistito alle attività quotidiane della comunità, distribuito 50 tonnellate di riso, ascoltato le loro storie, cercato di capire la loro realtà e conosciuto le sfide che affrontano ogni giorno. Abbiamo ballato insieme, – ha concluso Arianna Martini- condiviso risate e lacrime, sentito il calore dell’accoglienza di una comunità unita nella difficoltà.

Inoltre abbiamo fornito assistenza medica a tre persone malate, garantendo loro cure necessarie per affrontare le difficoltà legate alla salute. Ogni azione compiuta durante quindici giorni questi giorni è stata guidata dalla volontà di fare la differenza e di alleviare le sofferenze di chi ha tanto bisogno”

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