La Fondazione E4Impact, che promuove lo sviluppo del continente africano tramite programmi di imprenditoria a forte impatto sociale, ha organizzato un convegno in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si è tenuto ieri a Milano, per discutere la possibilità di elaborare insieme alle aziende un progetto nazionale in grado di favorire un’immigrazione adeguata nei numeri e dignitosa nelle modalità. Un momento di confronto per lavorare su delle proposte che siano a beneficio tanto dell’Italia quanto dell’Africa, oltre che in grado di supportare le realtà italiane di diversi settori che rischiano di dover rallentare le proprie attività per carenza di personale.
L’intento è quello di valutare la possibilità di pianificare un’immigrazione coordinata con le imprese, identificando con precisione le professionalità richieste dal mercato e, di conseguenza, il percorso formativo necessario a preparare le persone che giungeranno in Italia. Un progetto chiamato a tener conto tanto delle competenze professionali necessarie a ricoprire determinati ruoli quanto della conoscenza della lingua e del contesto sociale e culturale italiano.
Una strategia win-win dalla quale traggono beneficio tanto i migranti e le loro famiglie quanto le imprese italiane e lo Stato italiano, che ha bisogno di creare le condizioni per un equilibrio demografico in grado di contribuire ai fabbisogni del sistema pensionistico.
“Il tema dell’immigrazione ha a che fare con la situazione politica, con le scelte che il Paese deve compiere, con la gestione del business ma anche con la formazione e con l’educazione – dichiara Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -. Oltre dieci anni fa è stata data all’Università Cattolica la possibilità di partecipare alla costituzione di E4Impact Foundation, una iniziativa che tramite l’azione congiunta di università e imprese ha consentito di consolidare un modello significativo, favorendo la costruzione di competenze imprenditoriali in Africa. L’Università Cattolica, infatti, vuole essere in prima linea su questo fronte, offrendo un contributo che è innanzitutto di analisi e di riflessione, ma che non si ferma ad esso perché intende inoltrarsi nell’elaborazione di proposte concrete dando vita ad azioni sul campo. I risultati ottenuti fino ad oggi sono molto positivi e ci incoraggiano ad andare avanti, nella consapevolezza di operare su un terreno dove il lavoro da fare è ancora tanto”.
“Intendiamo dare il nostro contributo per creare le basi per lavorare a un progetto che sia in grado di far fronte all’emergenza lavorativa di cui sta soffrendo l’intero sistema economico italiano – spiega la Dott.ssa Letizia Moratti, Presidente di E4Impact Foundation – Infatti, il nostro Paese invecchia come pochi altri al mondo e la maggioranza dei giovani presenti non ritengono interessanti per loro tanti lavori dignitosi, indispensabili per il funzionamento delle nostre imprese. Pertanto, l’Italia è chiamata ad agire su tre leve complementari, ovvero occupabilità, natalità e immigrazione. È necessario garantire equi salari, attività manuali e di servizio, ridare dignità culturale e sociale, favorire le politiche per il contrasto all’invecchiamento-spopolamento e assicurare l’immigrazione dignitosa. Sono estremamente convinta che giustizia sociale e sviluppo economico possono e devono andare insieme. Per questo guardo con molta attenzione al lavoro avviato dal nostro Governo a livello europeo e per il coinvolgimento delle Nazioni Unite sul tema dell’immigrazione dall’Africa”.
Questi i temi discussi e analizzati nel corso del convegno “Un’immigrazione dignitosa dall’Africa per il lavoro e il futuro dell’Italia” nato come un momento di riflessione per portare un contributo concreto alla politica e all’economia italiana, anche in vista dell’elaborazione del Piano Mattei da parte del Governo. Durante l’incontro, si sono alternate una molteplicità di voci e ospiti di grande autorevolezza tra cui il Prof. Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Dott.ssa Letizia Moratti, Presidente di E4Impact Foundation, oltre a rappresentanti di imprese e organizzazioni italiane come Webuild, Gruppo San Donato, Consorzio del Parmigiano Reggiano e CONFAPI. Sono intervenuti, tra gli altri, Stefania Congia, Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Roberto Mengoni del Ministero degli Esteri.