La seconda Assemblea Habitat delle Nazioni Unite (Second United Nations Habitat Assembly, Unha2) si terrà a Nairobi, in Kenya, dal 5 al 9 giugno. Come viene precisato in una nota, l’Assemblea dovrebbe riunire i rappresentanti degli Stati membri, delle organizzazioni della società civile e di altre parti interessate per discutere e formulare strategie per l’urbanizzazione sostenibile del mondo. Saranno presenti diversi capi di Stato e ministri.
Il tema della Seconda Assemblea delle Nazioni Unite è “Un futuro urbano sostenibile attraverso un multilateralismo inclusivo ed efficace: raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile in tempi di crisi globale”. I dibattiti saranno incentrati sulle questioni dello sviluppo urbano sostenibile, tra cui l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, l’azione urbana per il clima, la risposta alle crisi urbane, l’azione locale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il finanziamento dello sviluppo urbano sostenibile.
L’Assemblea fornirà una piattaforma agli Stati membri e alle parti interessate per condividere i loro punti di vista e adottare linee guida e raccomandazioni per progredire verso il raggiungimento di uno sviluppo urbano sostenibile.
Parlando in vista dell’Assemblea, Maimunah Mohd Sharif, Direttore esecutivo di Un-Habitat, ha dichiarato: “L’Assemblea è una piattaforma importante per gli Stati membri e le parti interessate per riunirsi e discutere le strategie per l’urbanizzazione sostenibile. Ci aspettiamo un’Assemblea produttiva e fruttuosa che contribuirà ad accelerare i progressi verso il raggiungimento dei nostri obiettivi comuni di sviluppo urbano sostenibile”.
L’Assemblea delle Nazioni Unite è l’organo legislativo di più alto livello dell’Onu in materia di urbanizzazione sostenibile e insediamenti umani, composto da 193 Stati membri. Si riunisce una volta ogni quattro anni. La prima Assemblea Habitat delle Nazioni Unite si è svolta nel 2019 a Nairobi, in Kenya. Ad aprire l’Assemblea è stato il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta.
L’Assemblea è ospitata dal governo del Kenya in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (Un-Habitat).