La Food and Drug Administration, l’autorità statunitense che vaglia l’efficacia dei farmaci, ha dato il proprio nullaosta al vaccino contro l’ebola della società farmaceutica Merck (vaccino che viene utilizzato per combattere il virus nella Rd Congo). È il primo vaccino contro la terribile malattia autorizzato dalla Fda, considerata una delle autorità più competenti a livello mondiale. Nei mesi scorsi aveva già avuto il via libera dell’Organizzazione mondiale della sanità e della Commissione europea.
L’utilizzo dei vaccini nella Rd Congo ha suscitato numerose polemiche. Ad agosto, il ministro della Sanità del Congo, che aveva dichiarato che la popolazione congolese veniva usata come cavia del vaccino Johnson&Johnson, è stato costretto a dimettersi. La comunità scientifica però si era sollevata contro la decisione di rimuovere il ministro. Molti medici hanno affermato che, dopo i test in laboratorio e sulle cavie, l’unico modo per testare l’efficacia di una simile terapia o di un farmaco, è provarlo sugli esseri umani in uno scenario di epidemia.
Ciò che è avvenuto proprio con il vaccino Merck che nel 2015 è stato distribuito in Guinea e lì ha dimostrato la sua efficacia. Da allora, oltre 150.000 persone sono state vaccinate anche nella Rd Congo. I risultati ottenuti sono incoraggianti: il 97% non ha contratto il virus.
