La Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’Oro alla carriera per la Danza 2021 a Germaine Acogny carismatica danzatrice e coreografa franco-senegalese , conosciuta come “la madre della danza contemporanea africana”.
Germaine Acogny “è un’artista di altissima qualità e massima integrità – recita la motivazione. Il suo contributo alla formazione nella danza e nella coreografia dei giovani dell’Africa occidentale e l’ampia diffusione del suo lavoro nel Paese d’origine e nel mondo hanno fatto di lei una delle voci autonome che più hanno inciso sullo sviluppo dell’arte della danza. Acogny crede nel potere della danza di cambiare la vita delle persone e si è sempre impegnata a condividere la sua passione come atto di trasformazione e di rigenerazione”.
Dal 1977 al 1982, Acogny – che oggi ha 77 anni – dirige Mudra Afrique, scuola di danza fondata a Dakar dal coreografo francese Mauice Béjart e dal presidente-poeta del Senegal Léopold Sédar Sénghor, e che funzionerà da modello per tutto il continente. Qui Acogny sviluppa una tecnica originale divenendo protagonista della scena coreografica africana contemporanea. Da Maurice Béjart a Susanne Linke e Olivier Dubois, numerosi sono gli intrecci e le collaborazioni a cui ha dato vita Acogny suscitando nuove energie con un’attività che oggi si irradia dall’École des Sables di Toubab Dialaw- a un tempo scuola e compagnia (Jant-bi) – uno dei maggiori centri propulsivi della danza contemporanea, che attira danzatori e coreografi da tutta l’Africa e dal resto del mondo.
Acogny è una “collezionista” di premi e onoreficenze. Negli anni è diventata Chevalier de l’Ordre du Merite, Officier et Commandeur de l’ordre des Arts et Lettres, Chevalier et Officier de l’Ordre de la Légion d’Honneur della Repubblica Francese, Chevalier de l’Ordre National du Lion e Officier et Commandeur des Arts et Lettres della Repubblica del Senegal… Nel 1999 ha ricevuto il “Pioneer Woman” dal ministero senegalese della Famiglia e della solidarietà nazionale. Nel 2007, insieme con il giapponese Kota Yamazaki, un Bessie Award a New York per la coreografia Fagaala. Nel 2018 ottiene un secondo Bessie Award per la miglior interpretazione dell’assolo Mon élue noire-sacre # 2 e un Premio alla carriera per la coreografia, il movimento, la danza dal Festival internazionale del Cairo per il teatro sperimentale e contemporaneo. Nel gennaio 2019 ha ricevuto l’ECOWAS (Economic Community of West African States) Excellence Award, categoria delle Arti e delle Lettere.
«La sua influenza come artista e il suo impegno nella formazione di innumerevoli giovani artisti della danza in Africa (e non solo) – afferma Wayne McGregor, direttore di Biennale Danza – sono un retaggio che dovremmo valorizzare e celebrare mentre la sua inesauribile visione continua a essere fonte di ispirazione e di guida».