Vaiolo delle scimmie in Africa, 1782 casi in venti Paesi

di claudia

di Enrico Casale

Dodici Paesi africani hanno finora segnalato 1.782 casi di vaiolo delle scimmie. Lo ha rivelato l’Africa Centers for Disease Control and Prevention (Africa Cdc). Dei 1.782 casi , 1.678 sono solo sospetti mentre 104 sono confermati, ha specificato Ahmed Ogwell, direttore ad interim dell’Africa Cdc, durante un briefing settimanale.

I casi sono stati segnalati sia in Paesi nei quali la malattia è endemica sia in nazioni nelle quali non è endemica. Tra questi ultimi, Benin, Marocco e Sudafrica. “Sfortunatamente, nel continente sono stati segnalati 73 decessi a causa del vaiolo delle scimmie, portando il tasso di mortalità della malattia al 4,1%”, ha affermato il direttore ad interim.

Ahmed Ogwell ha poi detto che l’Africa Cdc sta offrendo formazione a venti esperti sanitari provenienti da diverse parti del continente per aiutarli a costruire la capacità di fare una diagnosi di laboratorio per il vaiolo delle scimmie nei Paesi di provenienza. “La formazione è molto importante perché migliora la capacità dei nostri Stati membri di confermare casi sospetti”, ha affermato Ogwell, indicando che la conferma clinica di laboratorio per la malattia è stata lenta in tutto il continente.

L’Istituto per la genomica dei patogeni dell’Africa Cdc sta lavorando sul sequenziamento di campioni di vaiolo delle scimmie in modo che sarà in grado di identificare e documentare qualsiasi variante che potrebbe verificarsi in qualsiasi zona dell’Unione africana. “Continueremo a sequenziare campioni di vaiolo delle scimmie proprio come abbiamo fatto per Covid-19 per assicurarci di comprendere e conoscere il tipo di agente patogeno con cui abbiamo a che fare”, ha aggiunto. Anche Etiopia, Guinea, Liberia, Mozambico, Sierra Leone, Sudan e Uganda, tutti Paesi senza una grande incidenza in passato, hanno segnalato casi sospetti, ha affermato l’Oms in un recente rapporto.

Il vaiolo delle scimmie, secondo quanto riporta l’Istituto superiore di sanità, è un’infezione zoonotica, trasmessa dagli animali all’uomo, causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae), ma che si differenzia da questo per la minore trasmissibilità e gravità della malattia che provoca.

Il nome deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. Nelle aree endemiche è trasmesso all’uomo attraverso un morso o il contatto diretto con il sangue, la carne, i fluidi corporei o le lesioni cutanee di un animale infetto.

Il virus è stato identificato per la prima volta come patogeno umano nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Dalla sua scoperta, casi umani sono stati riportati in diversi Paesi africani. Attualmente la malattia è endemica in Benin, Camerun, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana (solo casi in animali), Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone, e Sud Sudan. 

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