Sono passati già vent’anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, eppure non è ancora stata fatta chiarezza sulla loro uccisione a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. La giornalista e il cineoperatore erano in Somalia per indagare su un traffico internazionale di armi e di rifiuti tossici illegali.
Solo una minima parte degli appunti di Ilaria Alpi è stato ritrovato, sappiamo che la giornalista aveva raccolto del materiale importante sul traffico di armi e rifiuti tossici, probabilmente individuando le responsabilità. Per questo è stata uccisa insieme a Miran, ma non sappiamo ancora chi sono stati i mandanti. Anche per questo la ricorrenza del ventennale è significativa, perché abbiamo il dovere di ricordare e di pretendere che si conosca la verità.
Per questa ricorrenza in tutta Italia sono in programma diverse iniziative: oggi, 19 marzo, alle 16.30 alla Camera dei Deputati è stato organizzato un evento voluto dalla Presidenza della Camera, Laura Boldrini. Sarà presente l’attrice Isabella Ragonese, protagonista dello spettacolo teatrale “African Requiem”, insieme alle testimonianze di Luciana Alpi, Mariangela Gritta Grainer, Maurizio Torrealta e Andrea Vianello con la conduzione di Bianca Berlinguer.
Dal 20 al 30 marzo sarà possibile visitare al Museo MAXXI di Roma una mostra fotografica dal titolo “Mi richiama talvolta la tua voce”, che racconta la dimensione più personale di Ilaria Alpi, dalla sua giovinezza all’uccisione.
Per maggiori informazioni sugli altri eventi, visitate il sito www.ilariaalpi.it.
In questi giorni è stata lanciata anche una petizione rivolta alla Presidente della Camera per chiedere l’accesso ai dossier sulla vicenda e ricostruire i molto tasselli ancora non chiariti che impediscono di far emergere la verità.