Di Federico Pani – Centro studi AMIStaDeS
I leader del Continente africano invocano la pace per la martoriata Ucraina. Il vertice Russia-Africa, giunto alla sua seconda edizione, che si terrà dal 26 al 29 luglio nella città russa di San Pietroburgo, potrà fornire occasione alla delegazione africana di mostrare alla Comunità internazionale che il perdurare della guerra sul suolo ucraino potrebbe arrecare ulteriori danni alla già precaria situazione economica del Continente.
L’Africa grida a gran voce: basta guerra!
Per il Presidente russo Vladimir Putin il 2023 potrebbe essere ricordato come un anno speciale per lo sviluppo delle relazioni tra la Russia e i Paesi del Continente africano. Parole forti che non hanno però raccolto consensi, specie da parte di quei Paesi maggiormente sviluppati del Continente africano che in tutta risposta hanno domandato al leader russo di mostrare sforzi concreti per la pace in Ucraina.
Se nel giugno scorso la missione di pace, che rientrava nella proposta “Road to Peace”, alla quale avevano partecipato i leader di Sudafrica, Egitto, Congo, Senegal, Comore, Zambia e Uganda, richiedeva l’ampliamento dell’accesso a cereali e fertilizzanti russi e ucraini per alleviare l’insicurezza alimentare in Africa, il vertice Russia-Africa, forum economico per «la pace, la sicurezza e lo sviluppo» di San Pietroburgo potrà mostrare (e dimostrare) all’opinione pubblica la posizione del Continente africano nei confronti della guerra ucraina. Posizione che, a scanso di equivoci, sembra essere già netta: mentre alcuni Paesi mantengono una politica di non allineamento strategico, altri rimangono infatti saldamente ancorati contro la guerra condotta dalla Russia sul suolo ucraino.
Le paure dell’Africa
Gesti concreti. Fatti e non parole. Questo vorrebbero vedere i leader africani da Putin. Oltre alla pace, due priorità su tutte: gli scambi tra prigionieri di guerra russi e ucraini; il ritorno in Ucraina dei bambini trasferiti in Russia. Crimine di guerra, quest’ultimo, che è costato a Putin un mandato d’arresto della Corte penale internazionale dell’Aia.
L’altro obbiettivo prioritario è raggiungere una soluzione del conflitto. I leader africani hanno già aumentato gli sforzi di mediazione tra Kiev e Mosca visto come il Continente è stato già duramente flagellato dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi di cibo e energia: l’Africa, tra i maggiori importatori di grano, cereali e fertilizzanti prodotti dall’Ucraina e dalla Russia, ha timore ora che il mancato rinnovo dell’accordo per i corridoi del Mar Nero possa mettere a rischio le forniture. L’Africa Development Bank afferma infatti che la guerra ucraina è stata direttamente responsabile di una carenza di circa 30 milioni di tonnellate di grano nel Continente. Le conseguenze del conflitto hanno inoltre esacerbato la grave crisi alimentare nel Corno d’Africa, alla prese con una delle peggiori siccità degli ultimi 40 anni.
Quante possibilità di successo potrà avere la mission diplomatica?
Seppur vincolati dallo loro influenza limitata, il non allineamento strategico di alcuni Paesi africani potrebbe rendere questi ben posizionati a ricoprire la posizione di mediatori di pace neutrali nella guerra in Ucraina. Tuttavia appare ora improbabile che la diplomazia del Continente abbia successo verso una risoluzione pacifica del conflitto. L’insuccesso non sarebbe comunque legato all’incapacità dei diplomatici africani: per smentire questa ipotesi basti ricordare che uno dei maggiori diplomatici che il mondo delle relazioni internazionali abbia mai conosciuto era di origine africana, ovvero Boutros-Ghali, molto apprezzato per aver guidato l’Organizzazione nei tumultuosi primi anni ’90 e per aver contribuito a determinare la posizione delle Nazioni Unite negli equilibri instaurati dopo la guerra fredda. D’altra parte, il successo diplomatico per un piano di pace dipenderà soprattutto dalla volontà di russi e ucraini di scendere a compromessi. Russia e Ucraina, con obiettivi molto diversi, non sembrano infatti pronte ad avviare alcun negoziato di pace e la diplomazia africana non sembra possedere molta influenza sui due Paesi per portare avanti i negoziati in tale direzione. Migliorare l’accesso del Continente ai cereali e ai fertilizzanti russi e ucraini e spingere per un accordo sul grano più stabile potrebbe essere la strategia vincente dalla missione diplomatica di San Pietroburgo.
Fonti
Federico Bosco; Gli stati africani non si allineano alla propaganda di Putin (e chiedono la fine dell’invasione); Linkiesta; 15 luglio 2023.
https://www.google.com/amp/s/www.linkiesta.it/2023/07/africa-stati-guerra-ucraina/amp/
Cristiano Volpi; Putin punta a sviluppare le relazioni della Russia con l’Africa; Africa24.it; 22 giugno 2023.
https://africa24.it/2023/06/22/putin-punta-a-sviluppare-le-relazioni-della-russia-con-lafrica/
Mayeni Jones; Africa’s Ukraine-Russia peace mission: What was achieved?; BBC NEWS; 19 giugno 2023.
https://www.google.com/amp/s/www.bbc.com/news/world-africa-65951350.amp
Catherine Nzuki; Africa’s Peace Delegation: A New Chapter for Africa and the Ukraine War; CSIS; 16 giugno 2023.
https://www.csis.org/analysis/africas-peace-delegation-new-chapter-africa-and-ukraine-war
Le Nazioni Unite piangono la scomparsa di Boutros Boutros-Ghali, ex Segretario Generale dell’ONU; ONUItalia.