di Andrea Spinelli Barrile
Sembra tornato grande il vecchio amore tra Stati Uniti e Africa: è quanto emerge da un comunicato congiunto a conclusione del vertice Usa-Africa, tenutosi a Washington, Stati Uniti, negli ultimi tre giorni, firmato dal presidente Joe Biden, del presidente senegalese, e dell’Unione africana (Ua), Macky Sall e del presidente della Commissione dell’Ua Moussa Faki Mahamat, che hanno ribadito il loro impegno “a rafforzare le aree di cooperazione di lunga data ed espandere la partnership per affrontare meglio le sfide condivise, e le opportunità, della nostra era dinamica”.
Stati Uniti ed Africa si sono dati appuntamento al 2023, quando Biden farà il suo primo viaggio nel continente e si terrà inoltre la terza edizione di questo vertice: “Approfondiremo la nostra collaborazione per risolvere problemi globali e definire le regole della strada per tecnologia, spazio, sicurezza informatica, commercio, protezione ambientale ed economia”.
Gli Stati Uniti hanno promesso che sosterranno e lavoreranno per realizzare una maggiore rappresentanza africana nelle istituzioni internazionali, come il G20 e il Consiglio di sicurezza dell’Onu: Washington ha annunciato un piano per riformare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, garantendo il suo sostegno per dei seggi permanenti per paesi in Africa, America Latina e Caraibi, e hanno espresso sostegno all’Unione africana affinché aderisca al G20 come membro permanente: “La nostra partnership, rinnovata e ampliata, è fondamentale per affrontare la sicurezza alimentare e le crisi climatiche, rafforzare i sistemi sanitari e prepararsi alla prossima pandemia” ma anche per “costruire un’economia globale forte e inclusiva, sostenere il buon governo e il rispetto dei diritti umani e promuovere la pace e la sicurezza”.
Gli Stati Uniti hanno dimostrato “un successo significativo” nel raggiungere i propri obiettivi durante un vertice di tre giorni con i leader africani. Lo ha dichiarato ieri a conclusione del vertice Usa-Africa il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Questa settimana abbiamo compiuto progressi significativi e tangibili in ognuna delle nostre priorità, basandoci sullo slancio che abbiamo generato negli ultimi due anni”, ha detto Blinken ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di conclusione dei lavori: “L’America non detterà le scelte dell’Africa. Né dovrebbe farlo nessun altro. Il diritto di fare queste scelte appartiene agli africani, e solo agli africani. Lavoreremo incessantemente per espandere le loro scelte”, ha aggiunto Blinken.
Il massimo diplomatico americano ha detto che mentre crede che Washington abbia ottenuto “un successo significativo” nel realizzare i suoi obiettivi, “il giudizio finale deve essere nei giorni a venire, nelle settimane a venire, nei mesi a venire. Stiamo facendo bene su ciò che abbiamo detto che avremmo fatto?” Il vertice Usa-Africa, alla sua seconda edizione, è stato caratterizzato dalla firma di una serie di accordi multilaterali su diversi ambiti, dallo spazio alla sicurezza alimentare, e dall’annuncio che l’amministrazione Biden investirà, in collaborazione con il Congresso, almeno 55 miliardi di dollari in Africa nei prossimi tre anni. Il presidente Biden ha anche annunciato che effettuerà, nel 2023, la prima visita di un presidente americano in Africa sub-sahariana da dieci anni a questa parte ma non ha specificato una data e i paesi che visiterà.
Al vertice hanno partecipato 49 leader africani, oltre al capo dell’Unione africana (Ua). Ieri Biden ha espresso il suo sostegno all’aggiunta dell’Ua al G20, il gruppo multilaterale di potenze globali che si concentra su questioni relative all’economia globale, ed ha anche ribadito il suo annuncio di settembre durante l’Assemblea generale delle Nazioni unite in cui ha espresso “pieno sostegno” alla riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu per includere una rappresentanza permanente per l’Africa.
Accordi per sicurezza alimentare
Per quanto riguarda il tema della sicurezza alimentare, l’Unione Africana e gli Stati Uniti hanno riaffermato il loro comune impegno stabilendo un partenariato strategico per guidare e accelerare il loro lavoro. “Cerchiamo di compiere progressi concreti sugli obiettivi a breve termine e di sviluppare un piano d’azione per gli obiettivi a lungo termine entro il vertice dell’Unione africana nel febbraio 2023”. L’impatto combinato della pandemia globale, della crisi climatica, degli alti prezzi dell’energia e dei fertilizzanti, nonché dei conflitti prolungati, tra cui la guerra della Russia in Ucraina, “hanno spinto i leader statunitensi e africani a riorientare e ridimensionare gli investimenti del settore pubblico e privato” per aiutare a risolvere il problema della sicurezza alimentare alla radice.
Tale “partnership strategica Usa-Africa” affronterà priorità sia a breve che a lungo termine. Gli Stati Uniti si impegnano a sfruttare il loro potere di convocazione unico per riunire il settore privato e le istituzioni finanziarie internazionali per affrontare il sottoinvestimento, identificare e rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione dell’Africa alle catene e ai mercati globali di cibo e fertilizzanti. A sua volta, l’Unione africana si impegnerà politicamente affinché i membri dell’Ua affrontino e rimuovano gli ostacoli che impediscono gli investimenti incentrati sull’agricoltura.
Nel breve periodo Usa e Ua lavoreranno per identificare i mezzi per garantire all’Africa fonti più diversificate e resilienti di fornitura di grano e fertilizzanti, a brevissimo termine e su base commerciale, per soddisfare i suoi bisogni immediati. A medio e lungo termine invece gli Stati Uniti e l’Africa eserciteranno un ruolo guida per affrontare la carenza cronica di investimenti e le carenze politiche relative all’agricoltura e ai sistemi alimentari, di concerto con altri partner.
Nuove partnership per l’aerospazio
In occasione del vertice Usa-Africa nei giorni scorsi si è tenuto il primo Forum congiunto americano-africano sull’aerospazio. Il Forum ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a collaborare con i partner africani sull’uso pacifico dell’esplorazione dello spazio e ha evidenziato il partenariato spaziale Usa-Africa e la cooperazione per affrontare le sfide e le opportunità del ventunesimo secolo, compresa la risposta al cambiamento climatico, alla biodiversità e alle crisi alimentari globali. Il Forum ha celebrato la firma degli Accordi Artemis da parte di Nigeria e Ruanda, i primi firmatari africani di questa partenership con gli Stati uniti in materia di aerospazio. Gli Accordi Artemis sono un insieme di principi per guidare la fase successiva nell’esplorazione dello spazio, rafforzando e prevedendo l’attuazione operativa degli obblighi del Trattato sullo spazio extraatmosferico del 1967 e affermano l’importanza di implementare le migliori pratiche e le norme di comportamento responsabile in materia di aerospazio.