Violenze nell’Est Rd Congo, sempre più grave la situazione umanitaria

di claudia
sfollati rdc

Le autorità congolesi e i partner delle Nazioni Unite hanno deplorato il continuo peggioramento della situazione umanitaria nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) a causa delle violenze perpetrate dal gruppo armato 23 marzo (M23), accusato da Kinshasa di essere sostenuto dal Ruanda.

“Gli attori umanitari stimano che circa 280.000 persone siano sfollate dagli scontri di marzo, di cui più di 128.000 nel territorio di Nyiragongo”, si legge in una dichiarazione congiunta firmata dal governo congolese e dal coordinatore umanitario del Paese.

La maggior parte di questi sfollati si sta rifugiando in scuole, ospedali, chiese e altri luoghi improvvisati, mentre migliaia di altri vivono presso famiglie ospitanti.”Più di 7.000 persone si sono rifugiate in Uganda”, si legge nella dichiarazione.

“La vita quotidiana degli sfollati è molto difficile, nonostante la risposta in corso da parte del governo congolese e dei partner umanitari. Le famiglie continuano ad affollare la periferia di Goma”, ha dichiarato – riferiscono i media locali –  il ministro congolese degli Affari umanitari, Modeste Mutinga, affermando che, al di là degli aiuti umanitari, “è urgente trovare una soluzione a questa crisi”.

Bruno Lemarquis, coordinatore umanitario nella Rdc, ha detto che gli attori umanitari “hanno bisogno di un accesso senza ostacoli per raggiungere le popolazioni colpite”. Ha deplorato che questa crisi si aggiunga a una “situazione umanitaria già molto complessa e in via di deterioramento in diverse province del Paese, in particolare nell’est”.

I due leader hanno invitato la comunità internazionale a “fornire con urgenza il sostegno necessario” per assistere le vittime dei conflitti, sapendo che “la migliore risposta ai bisogni della popolazione è il ritorno alla pace”.

I combattimenti sono intensi da una settimana tra i soldati e i ribelli che stanno cercando di rompere il blocco della città di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu.  L’esercito keniano ha schierato le sue truppe come parte di una forza regionale per sostenere l’esercito congolese nell’offensiva contro i gruppi armati.

Dopo la sconfitta militare da parte dell’esercito congolese e delle forze di pace nel 2013, gli elementi dell’M23 sono fuggiti in Ruanda e in Uganda. Hanno ripreso le armi alla fine del 2021, accusando Kinshasa di non aver rispettato gli accordi di pace sulla smobilitazione e la reintegrazione dei suoi combattenti.

L’ex presidente keniano Uhuru Kenyatta, facilitatore designato dai Paesi dell’Africa orientale per la pace nell’est della Rdc, ha tenuto due giorni di consultazioni a Kinshasa per preparare la prossima sessione di colloqui di pace sulla Rdc prevista per il 21 novembre a Nairobi tra le autorità congolesi e decine di gruppi armati. 

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