“Non si può dire con certezza che gli abusi non siano stati commessi, ma le incoerenze materiali e i cambiamenti delle testimonianze non permettono di stabilire fatti e circostanze con la certezza necessaria per emettere una sentenza”. Con queste motivazioni i giudici dell’inchiesta hanno decretato il non luogo a procedere per i militari francesi della missione in Centrafrica accusati di violazioni e molestie contro minorenni.
I fatti risalgono al 2015 erano stati denunciati da The Guardian e coinvolgevano alcuni soldati francesi inviati nel paese africano dopo mesi di violenze con il compito di vigilare su un accordo di pace e impedire nuove violenze.
I fatti all’epoca avevano fatto scalpore, soprattutto in Francia e soprattutto per i particolari. Secondo le testimonianze di alcuni ragazzini le violenze erano state perpetrate in un contesto di prostituzione aggravato dal fatto che le vittime – tutte comprese tra i nove e i tredici anni di entrambi i sessi – avevano accettato di soddisfare i soldati in cambio di cibo. A quei tempi il Centrafrica era in una situazione drammatica, con alcune regioni isolate, compresi alcuni quartieri di Bangui, la capitale, e dunque senza cibo se non quello che ricevevano i militari con il vettovagliamento per il mantenimento della missione.
L’inchiesta dei giudici è stata condotta sul posto ed ora arriva a questa conclusione da nulla di fatto. Cosa è successo? Impossibile dirlo ma è facile che alcune testimonianze siano state comprate, quasi certamente per pochi soldi e, facilmente, con il consenso dei vertici militari.
E’ solo una supposizione, ovviamente, ma è ciò che accade di solito in processi in cui le testimonianze chiave sono quelle di soggetti deboli. In grande è accaduto qualcosa di simile nell’inchiesta del Tribunale dell’Aja che giudicava gli attuali presidente e vice presidente del Kenya, Kenyatta e Ruto, per le violenze elettorali del 2007. In quel caso i testimoni contro i due potenti uomini politici sono stati quasi certamente comprati e i due assolti con la stessa formula dei militari francesi: non luogo a procedere.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)