Il governo dell’Etiopia indagherà sulla morte di 27 suoi cittadini trovati abbandonati vicino a Lusaka, la capitale dello Zambia. La polizia zambiana ha trovato i corpi domenica a Chongwe Ngwerere, una zona agricola alla periferia della capitale. Secondo le prime indagini delle autorità sono morti per fame e stanchezza mentre tentavano di entrare illegalmente in Sudafrica. La polizia dello Zambia sostiene che le vittime avevano tutte un’età compresa tra i 20 e i 38 anni e che i loro corpi erano stati scaricati lungo una strada da ignoti. Gli agenti hanno trovato anche un 28esimo uomo che è stato portato in ospedale dove è stato sottoposto a cure perché versava in condizioni critiche.
Lunedì, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) si è detta “profondamente scioccata e allarmata” dalla scoperta. In una dichiarazione ha osservato che la tragedia arriva meno di due mesi dopo che i corpi di 30 migranti etiopi sono stati scoperti in una fossa comune nel vicino Malawi. Due anni prima, 64 uomini etiopi erano stati trovati morti in un container sigillato in Mozambico. I decessi evidenziano “l’urgente necessità” di affrontare le sfide della migrazione irregolare, anche attraverso una risposta transnazionale al traffico di migranti e alla tratta di persone lungo la “Rotta del Sud” che va dal Corno d’Africa all’Africa meridionale, ha dichiarato l’Oim.
“La migrazione irregolare lungo la rotta meridionale è spesso facilitata da un’intricata rete di contrabbandieri e trafficanti impegnati in traffici o traffici aggravati – tentativi aggressivi di evitare il rilevamento da parte delle autorità che mettono in pericolo la vita dei migranti – ha aggiunto -. Il contrabbando o la tratta aggravata aumenta i rischi dei migranti su una rotta che già include pericoli naturali, utilizzo di mezzi di trasporto non sicuri, sfruttamento e altri abusi. I migranti su questa rotta sono spesso soggetti a detenzione, violenza e persino morte”. L’Oim ha invitato i governi lungo il percorso a “migliorare la cooperazione regionale per garantire la sicurezza e la protezione dei migranti, indipendentemente dal loro status e in tutte le fasi del loro viaggio”.
Il governo di Addis Abeba ha annunciato che invierà una propria squadra per indagare sulla morte dei 27 e per effettuare il riconoscimento delle loro identità. In questo contesto diventerà importante la testimonianza del sopravvissuto.