Cattolici e protestanti dello Zambia sono uniti nell’opporsi alla creazione di un nuovo Ministero per gli Affari Religiosi. “Di fronte alle diverse sfide finanziarie ed economiche che il nostro Paese sta affrontando, consideriamo che la creazione di tale ministero non é né una priorità urgente né una decisione prudente. Dopo tutto pensiamo che gli zambiani desiderino che il loro Paese sia una democrazia e non una teocrazia” afferma un comunicato congiunto della Conferenza episcopale dello Zambia e del Council of Churches in Zambia, l’organismo che raggruppa le principali comunità protestanti del Paese.
Cattolici e protestanti hanno contribuito allo sviluppo nazionale senza avere un Ministero
“Pensiamo che, come Chiese e comunità di fede, finora siamo stati capaci di esercitare il mandato datoci da Dio e di contribuire significativamente allo sviluppo nazionale senza avere questo ministero. Quindi, il Consiglio delle Chiese dello Zambia e la Conferenza episcopale dello Zambia si oppongono alla creazione del citato ministero” conclude il comunicato ripreso dall’agenzia Fides.
Il partito del Presidente Edgar Chagwa Lungu, il Patriotic Front (Pf), che ha promosso l’iniziativa, afferma che la creazione del nuovo ministero contribuirà a regolare le attività delle Chiese principali del Paese e soprattutto le diverse “Chiese” che sono sorte come funghi e che prendono di mira le persone più vulnerabili.
Il Presidente ha nominato il reverendo Godfridah Sumaili, un Pastore pentecostale, a capo del nuovo Ministero. Il Parlamento deve però ancora ratificare sia la sua nomina che la creazione del Ministero stesso. L’Evangelical Fellowship of Zambia, che raggruppa le Chiese pentecostali, ha lodato l’iniziativa del Presidente Lungu perché “promuove i valori cristiani e attribuisce un significato maggiore alla dichiarazione che lo Zambia è una nazione cristiana”.
(28/09/2016 Fonte: News.va)