Nelson Chamisa, il principale leader dell’opposizione dello Zimbabwe, non accetta la sentenza della Corte suprema che conferma la vittoria di Emmerson Mnangagwa nelle elezioni presidenziali del mese scorso. Nelson Chamisa ha detto che condurrà pacifiche proteste per contestare la sentenza.
Quella di fine luglio è stata la prima elezione dello Zimbabwe da quando Robert Mugabe, al potere da più di 30 anni, è stato costretto alle dimissioni l’anno scorso. Due giorni dopo il voto, almeno sei persone sono state uccise negli scontri tra l’esercito e i sostenitori dell’Mdc (il Movimento per il cambiamento democratico, il principale partito di opposizione), che protestavano contro il presidente avrebbe truccato le elezioni.
«La decisione della Corte non è la decisione del popolo – ha detto Chamisa ai giornalisti nella capitale Harare -. La porta legale non è l’unica porta per la felicità: rispettando la Costituzione, abbiamo il diritto a proteste pacifiche, questa è la strada che prenderemo».
Chamisa ha anche detto che non parteciperà alla cerimonia di insediamento del presidente Emmerson Mnangagwa.